Uno sciopero della fame per la libertà e la dignità. Lo hanno proclamato solo qualche giorno fa 2000 palestinesi, prigionieri nelle carceri israeliane di Gilboa, Hadarim, Askelon, Kziot, Nafha, Ramon.
La notizia e’ rimbalzata in Sicilia grazie anche all’appello dell’Udi di Catania che Argo sta accogliendo oggi.
La protesta è in corso in tutte le prigioni israeliane sotto la spinta dell’appello del leader di Al Fatah, Marwan Bargouthi, prigioniero dal 2002 in una prigione di massima sicurezza.
A Bethlemme, nel sud della Cisgiordania occupata, solidarizzano con i detenuti gli abitanti del campo profughi di Duheisha mentre altri hanno sfilato in corteo nel vicino campo di Aida.
C’è da credere che molti dei manifestanti moriranno. Il Ministro della Sicurezza israeliano ha, infatti , dichiarato che i prigionieri palestinesi in sciopero non saranno ospitati negli ospedali civili.
I palestinesi, dal canto loro rifiutano l’alimentazione forzata dei prigionieri che considerano una tortura.
Gli ultimi articoli - Esteri
Felice Rappazzo, docente dell’Università di Catania, ci propone la sintesi di un dibattito avvenuto presso la
Tornano su Argo i catanesinpalestina per parlarci della edizione 2024 del Nazra Palestine Short Film Festival
“Gli addestratori paracadutisti della Folgore illustrano le tecniche del metodo di combattimento militare. Con loro, bambini
In prima fila bambine e bambini della comunità araba di Catania con i loro disegni della
Le notizie che provengono da Gaza e dalla Cisgiordania sono sempre più drammatiche, oltre 42.000 morti,