Le teste e i volti in cera, le mani di legno, collegate a manichini di stoppie e ferro, che venivano poi rivestiti da semplici tuniche o da abiti sfarzosi nel caso dei re magi.
Risalgono al settecento le prime figura del presepe di Acireale collocato in una grotta naturale, divenuta nel XVIII secolo una chiesa dedicata a Nostra Signora del Presepe, oggi Santa Maria della Neve.
Più volte restaurato e arricchito di nuovi personaggi ad opera di artigiani sapienti, dopo l’ultimo intervento realizzato dalla Soprintendenza di Catania, per evitare che subisse ulteriori danneggiamenti, è stato mantenuto in pianta stabile nella grotta, evitando le annuali operazioni di montaggio e smontaggio.
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