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Dietro le nuvole i sogni antimafia di un ragazzino

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Vuole diventare magistrato, come Falcone, e ci riuscirà. Così ripudia il suo nome, Damiano, per adottare quello del giudice che lotta contro la mafia, Giovanni.  Siamo a Catania nei primi anni Novanta,  e vediamo la violenza dei mafiosi attraverso  gli occhi di un bambino.
Nel corto del catanese Giovanni Virgilio, un piccolo di nove anni impara a conoscere la mafia trovandosela accanto due volte con il suo carico di dolore e di sangue: quando i killer uccideranno a due passi da lui il suo maestro, allontanato dal liceo per le sue idee politiche e nemico giurato della criminalità organizzata, e quando, guardando la TV, apprende dell’assassinio del giudice Falcone, il suo idolo.
Damiano e la sua famiglia vivono una vita difficile; il padre è disoccupato e la madre fa i salti mortali per mettere insieme pranzo e cena. Ma lui studia e guarda avanti. Lo vediamo alla fine firmare un provvedimento da magistrato.
Sono tutti catanesi, il regista, gli attori, il compositore delle musiche originali.
Giovanni Virgilio, 31 anni, regista esordiente, già presente al Festival Internazionale di Venezia, oggi concorre al David di Donatello 2014 per la menzione speciale con “Al di là delle nuvole iniziano i sogni” uscito nel 2012; il corto ha anche partecipato a 90 festival internazionali vincendo diversi premi.
E’ interamente girato a Catania. Per la tematica che affronta e che ci riguarda da vicino alcuni giorni fa  ha ricevuto il premio Livatino per l’impegno sociale.
“Da molti anni mi occupo di tematiche sociali e – dice Virgilio – con un po’ di amarezza, posso dire che la mia terra è ricca di spunti. Dalla mafia alla “malapolitica”, passando per la disoccupazione e la dispersione giovanile, per finire all’immigrazione: a volte le storie nascono da sé o, comunque, vengono fuori con una facilità disarmante”.
Potrete trovare il filmato a questo indirizzo dove, se vi piace, potrete anche votarlo

1 Comments

  1. Sono contenta di vedere che ci sono cosi’ tanti registi emergenti a Catania. Devo dire’ pero’ che non vedo l’ora che Catania si sistemi cosi’ la smettiamo di fare films “sociali” e piu’ films “kick-ass” (scusate l’anglicismo). Films tipo Tarantino (che poi lui si ispira ai Spaghetti western). Mi piacerebbe vedere piu’ films di mostri, zombies, commedie divertenti e non films sempre basati sui commentari sociali che sono molto tristi. Vorrei vedere escapismo assoluto!!
    Complimenti per il cortometraggio pero’, fatto bene. E auguri al regista!

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