Cresce la mobilitazione, in Sicilia, in vista della manifestazione del 28 settembre a Palermo contro il Muos. Decine e decine di iniziative si sono svolte e si svolgeranno in tutte le città dell’Isola, a conferma della impopolarità delle mega antenne istallate nella base navale statunitense di Niscemi. La palma dell’originalità, ancora una volta, va assegnata ai niscemesi.
Nel passato tante coppie avevano comunicato, pubblicamente e provocatoriamente che, causa inquinamento e pericoli di guerra, avrebbero rinunciato al matrimonio.
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Due giorni fa, nel pomeriggio di sabato, centinaia di persone, di tutte le età, dopo essere entrate nella sughereta (un sito naturalistico di interesse comunitario, la cui sopravvivenza è messa in discussione dalla presenza della base) hanno approfittato di un varco presente nella recinzione per entrare nel ‘sacro terreno’ militare.
Una nuova incursione nella base, che segue i blitz con i quali, prima, i pacifisti si erano arrampicati sulle antenne NRTF e, poi, un intero corteo aveva passeggiato, dopo aver divelto le recinzioni, all’interno del recinto proibito. Questa volta si è trattato di una vera e propria scampagnata.
Una sorta di merenda collettiva, consumata al riparo, si fa per dire, delle antenne. Cibo e giochi per adulti e bambini, ma anche cannoli offerti ai rappresentanti delle forze dell’ordine e semi di piante tipiche siciliane sparsi nel suolo, per ribadire che la Sicilia deve tornare ad essere terra di pace.
In attesa di conoscere cosa porteranno a Palermo i manifestanti e cosa offriranno a Crocetta, passato dalle urla contro il Muos alla più totale acquiescenza nei confronti del governo nazionale e del potente alleato d’oltreoceano, l’immagine della mamma che allatta, all’interno della base, il proprio figlio al seno fa ben sperare per il futuro.