Non sono solo poliziotti o carabinieri le vittime di mafia immortalate nel murales realizzato da Addio Pizzo sul muro del carcere di piazza Lanza. Accanto al maresciallo Alfredo Agosta, al commissario Beppe Montana, all’ispettore Giovanni Lizzio e all’agente di polizia penitenziaria Luigi Bodenza, ci sono infatti anche un giornalista, Pippo Fava, l’imprenditore Libero Grassi, l’avvocato Serafino Famà, perchè la mafia colpisce in modo trasversale chiunque agisca nella legalità senza accettare compromessi con chi esercita il controllo del territorio o taccia fingendo di non vedere…
Oggi l’inaugurazione di questa opera pittorica nella quale sono stati rappresentati i volti delle vittime catanesi di mafia, volti che sono stati velati, ieri sera, in preparazione della giornata odierna.
Il murales, come scrive l’associazione Addio Pizzo in un suo comunicato, è stata realizzato “anche grazie al contributo di tutti quei cittadini che credono e confidano nel valore imprescindibile della Memoria Storica”. Le spese sono state sostenute, infatti, utilizzando la maggior parte del ricavato della lotteria “Regaliamo una sorpresa”, i cui biglietti sono stati venduti soprattutto nelle scuole dove Addio Pizzo organizza incontri con gli studenti sul tema della legalità.
Il 10% della somma raccolta è stato donato alla Biblioteca Civica Ursino-Recupero, “perchè”-come scrivono i volontari sul sito dell’associazione– “siamo fortemente convinti che proteggere il nostro patrimonio culturale sia una forma di lotta alla criminalità: dove si affermano la cultura e la solidarietà sociale non c’è posto per la delinquenza”.
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