Sos Costituzione e due appelli per l’Italia aggredita, maltrattata, avvilita da politici irresponsabili e corrotti. Sono in molti ormai a denunciare i continui attacchi ai fondamenti della Carta, alla divisione dei poteri, alla legalità e alla giustizia. Di fronte all’attuazione sistematica del progetto piduista, Micromega propone come legittima difesa il blocco del Parlamento fino alle dimissioni di Berlusconi e, di conseguenza, elezioni anticipate. E invita i parlamentari a sottoscrivere un appello.
Anche Libertà e giustizia con le sue sezioni siciliane, a Catania, a Messina e a Palermo, invita i cittadini a svegliarsi e a ribellarsi contro l’introduzione di nuove leggi ad personam “ammannite” come riforma della giustizia.
Ecco l’ appello di LeG da firmare, La riforma della giustizia non la fanno gli imputati
Puoi inviare un commento all’appello di Micromega “Se non ora, quando? modesta proposta ai parlamentari dell’opposizione“.
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Una firma non costa nulla e vale ancor meno perché la petizione popolare benché sia un diritto/strumento di democrazia diretta, proprio per questo forse non è ancora stato regolamentato con relativa legge attuativa. Sono trascorsi 63 anni dalla nascita della Costituzione e NESSUNO ha mai pensato di rendere effettivo l’esercizio di tale strumento.
In quanto alle riforme costituzionali basta che le opposizioni ricorrano a quanto previsto dall’art. 138 Cost., ovvero 1/5 dei membri di una sola camera (occorrono 126 deputati o 63 senatori e l’attuale coalizione di opposizione ha solo nel PD 206 deputati e 109 senatori) o 5 consigli regionali (l’attuale coalizione all’opposizione ha 8 regioni governate da maggioranza PD).
L’unico modo per evitare il referendum sarebbe la delibera in seconda votazione dei 2/3 dei membri di entrambe le camere che l’attuale maggioranza non possiede (la coalizione al potere ha 354 deputati, contando l’UDC contro i 420 necessari e 170 senatori contro i 210 richiesti).
Smettiamola con le propagande partitiche e cerchiamo di capire cosa e come può fare il popolo sovrano per evitare di piangere sempre dopo che il latte è stato versato.