C’è chi dice di amare Catania, e per dimostrarlo scende in piazza con sacchi e guanti. Non stiamo parlando dei devoti di Sant’Agata ma di Davide Di Martino, Antonio Barbagallo ed Emanuele Chinnici che insieme hanno fondato l’Operazione Città Pulita, O.C.P.
Lo scopo di questi tre ragazzi, e di tutti quelli che di volta in volta li aiutano, è quello di ripulire quell’ immondezzaio a cielo aperto che ormai è la nostra città.
La manifestazione si svolge in questo modo; prima si stabilisce dove e quando vedersi tramite Facebook, (il gruppo Facebook di promozione ha raggiunto i 167 membri), poi ci si presenta muniti di sacchi, guanti e quant’altro possa essere d’aiuto e si dà inizio alla fase più difficile, pulire.
Ci si mette al lavoro di sabato pomeriggio e l’operazione è arrivata alla sua nona edizione. A causa del brutto tempo sabato 4 settembre i partecipanti, invece di operare sul campo, si sono riuniti per discutere sul modo di promuovere il messaggio dell’O.C.P. Sabato prossimo, tempo permettendo, l’operazione si svolgerà regolarmente .
La zona scelta per effettuare la pulizia è quella del lungomare, da piazza Europa ad Ognina. Il costone di pietra lavica che si affaccia su un mare dal colore intenso basterebe a stupire. Molto di più si resta stupiti nel vedere questo splendore trasformato in discarica. Mancanza di senso civico dei nostri concittadini, innanzi tutto.
Ma certo l’amministrazione comunale non si distingue per lo zelo. I cestini per la carta e gli altri rifiuti di piccolo ingombro sono molto rari, quasi sempre pieni e in ogni caso scomodi da usare. Forse vengono anche svuotati giornalmente, ma il fatto che siano costantemente intasati dimostra che sono del tutto insufficienti. I cassonetti sono ancor più rari. I contenitori per la raccolta differenziata del tutto inesistenti (eppure bottiglie di plastica e lattine sono tra i rifiuti più presenti e sono entrambi riciclabili).
I giovani del gruppo O.C.P. hanno inserito la richiesta di cestini e cassonetti nel nono punto del documento da loro preparato nella giornata in cui non si è svolta l’operazione di pulizia. L’obettivo principale per loro rimane, tuttavia, quello di sensibilizzare i cittadini catanesi al rispetto della propria città.
Potremmo ricordare comunque che c’è un compito di educazione del cittadino che dovrebbe essere compiuto da chi è preposto alla guida della città. Si può svolgere attraverso vari metodi, che vanno dal buon esempio nel rispetto delle regole alle sanzioni rigorose (multe per tutti, anche se sono amici) alla puntualità e all’accuratezza nell’intervento degli operatori ecologici.
Perchè poi non martellare sull’importanza del senso civico piuttosto che su “Catania che fa bella Catania” con filmati di Scapagnini che ancora si vedono sui pochi autobus che circolano in città? L’anno scorso Catania è stata invasa da cartelloni che invitavano all’accoglienza nei confronti dei turisti, ma nessuno spiegava che questi turisti avrebbero voluto anche trovare una città pulita e con servizi funzionanti.
Purtroppo la nostra è una città pressocchè non amministrata, in cui le multe non si prendono non solo perchè prevale la mentalità clientelare ma anche perchè i vigili non ci sono…
“Niente è impossibile, e noi ci crediamo” dicono questi giovani nel loro documento. Purtroppo, anche se i simpatizzanti su Facebook sono numerosi, quelli che operativamente vanno a pulire sono sempre pochi. La speranza degli organizzatori è quella che il gruppo degli attivisti si allarghi. Potremmo invitare qualche lettore a partecipare alla prossima operazione di pulizia che si terrà sabato prossimo.
Per maggiori informazioni questo è il link del gruppo facebook http://www.facebook.com/?ref=home#!/group.php?gid=137501249605887&ref=ts.
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