Si è svolta on line la conferenza dei servizi sul progetto di porto turistico della società Tood’s. Un progetto presentato nel 2003, che si è stancamente trascinato per più di venti anni, subendo un’accelerazione solo quando, di recente, sulla stessa area, la scogliera d’Armisi, è stato proposto – dall’Autorità Portuale – un analogo progetto di porto turistico. Un porto per grandi yacht all’interno di un ampliamento a nord dell’attuale struttura portuale.
A partecipare alla conferenza, oltre agli enti istituzionali coinvolti, sono state invitate anche Lipu, WWF e Volerelaluna, le associazioni che hanno presentato al Ministero dell’Ambiente le loro Osservazioni sulla Vas relativa al nuovo Piano Regolatore del Porto,.
Sebbene la conferenza dei servizi dovesse essere decisoria, in effetti nulla si è deciso, se non un rinvio di 88 giorni. Forse le conferenze decisorie sono tali solo se la decisione è positiva, se tutti esprimono parere positivo e si può varare il progetto. Perchè non vale il principio che in presenza di pareri nettamente negativi si arrivi alla bocciatura?
In questo caso una decisione favorevole sarebbe stata impossibile, perché due pareri di peso sono stati tutt’altro che positivi. E rappresentano una possibile svolta non solo per il futuro del progetto Tood’s ma per la città tutta.
La prima doccia fredda è stata quella della Soprintendenza, che ha spiegato di non poter esprimere un parere negativo in assenza di una Valutazione di Impatto Ambientale. E già questo non è da poco e fa sorgere una domanda: come si è potuta convocare una conferenza dei servizi decisoria in assenza di un documento così importante e necessario?
La Soprintendenza ha comunque valutato negativamente il progetto, considerando non ammissibile la realizzazione in quell’area di strutture recettive, che il progetto, invece, prevede con ben 182 camere e altre dotazioni, tra cui un parco commerciale. Non sono mancate altre notazioni critiche che anticipano un futuro parere negativo, tra cui anche l’esistenza – in quell’area – dell’antico porto medievale della città.
Un no netto e inequivocabile è stato, a sorpresa, quello dell’Urbanistica: in quell’area il porto turistico non si può fare. Sarebbe in contrasto con il Piano regolatore vigente e con le linee guida di quello futuro, il PUG. Aumenterebbe in modo inaccettabile il carico urbanistico, creando problemi alla viabilità e al traffico cittadino, confliggerebbe con la presenza dei binari, a trenta metri dai quali è impossibile edificare.
Un no così deciso che esclude la possibilità di realizzare, sulla scogliera d’Armisi, non soltanto il porto Tood’s ma qualunque tipo di struttura portuale, anche quella prevista dall’ampliamento a nord proposto dall’Autorità di Sistema Portuale.
Un progetto, quello dell’ampliamento previsto dal nuovo Piano Regolatore del Porto, su cui deve esprimersi il Consiglio Comunale, con qualcosa di più di un parere, considerato che coinvolge un’area che non rientra nei confini attuali del Porto e sulla cui destinazione urbanistica compete proprio al Consiglio esprimersi.
E questo dovrebbe accadere proprio tra oggi e domani, con una discussione nella mattinata di oggi e un voto nella serata di domani.
Ci auguriamo che il Consiglio sia al corrente del parere negativo espresso dalla direzione Urbanistica sul progetto Tood’s e quindi sull’ipotesi di porto turistico all’Armisi. Sarebbe davvero strano che i consiglieri non fossero al corrente di questo ‘no’ così netto e definitivo. Nel caso che non lo fossero, infatti, non sarebbero nelle condizioni di esprimere un voto non solo consapevole ma anche coerente con quanto affermato dagli uffici comunali competenti.
Le argomentazioni utilizzate per bocciare il progetto di porto turistico della Tood’s non consentono di dare il via libera a nessun altro progetto ad esso simile, sia pure targato Autorità Portuale.
Ci stupisce e ci allarma, quindi, che il parere negativo espresso in sede di Conferenza dei servzi sul progetto Tood’s non sia stato allegato, o comunque preso in considerazione, nella proposta di deliberazione sottoposta al Consiglio dalla direzione Urbanistica.
Nel frattempo il Comitato per la difesa e la fruizione della Scogliera d’Armisi lancia al Comune un avvertimento: “presenteremo esposto/denuncia all’autorità
giudiziaria e adiremo le vie legali contro il PROGETTO CANCELLA IL MARE”.