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Lettera aperta a Sergio Parisi, assessore allo Sport

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locandina campionati nuoto 1970, piscina Plaia (particolare)

Gentile Assessore,

leggiamo nel suo curriculum di un impegno più che ventennale nel mondo sportivo. Ricopre, infatti, la carica di Presidente regionale siciliano della Federazione Italiana Nuoto sin dal 2008 ed è stato consulente per le politiche sportive presso il Comune e la Provincia di Catania. Oggi è assessore allo Sport oltre che ai Lavori Pubblici e Infrastrutture, nonchè alle Politiche Comunitarie e Programmazione Fondi di Investimento Europeo.

Nei giorni scorsi abbiamo denunciato l’impossibilità per la ASD San Berillo, una squadra di calcio popolare formata da ragazzi bianchi e neri, locali e stranieri, iscritta al campionato UISP, di allenarsi e disputare le partite casalinghe a causa della chiusura dell’impianto sportivo calcistico di Monte Po. Tralasciando il fatto che nessuno abbia avvisato i dirigenti della squadra, né tantomeno gli atleti, della indisponibilità del campo (sembra perché la società sportiva che lo aveva in gestione non fosse in regola con i pagamenti), ci auguriamo che la situazione sia in via di soluzione, come fa sperare la disponibilità dimostrata verso la squadra, non ancora concretizzata in un’assegnazione definitiva.

Si pone, tuttavia, una questione di carattere più generale, relativa alla programmazione sportiva di cui tutta la città sente l’esigenza.

Le poniamo, perciò, alcune domande, alle quali speriamo Lei voglia rispondere, certi che una buona offerta sportiva, pubblica e privata, rappresenti una decisiva opportunità per i giovani, soprattutto quelli che vivono in contesti sociali problematici, e un fattore di crescita per l’intera collettività.

Partiamo dal nuoto e dagli sport ad esso collegati, un campo a Lei particolarmente affine.

Le piscine della Playa, vasca coperta e vasca scoperta, sono da anni chiuse. C’è una società che le gestisce e a quali condizioni, c’è un progetto di riapertura?

La piscina di via Zurria, gestita da una società privata, e aperta sia al pubblico che alle società sportive, è in regola con i canoni di locazione?

La struttura natatoria di Nesima è gestita da una società locale o dalla Federazione Italiana Nuoto?

Queste ultime due strutture offrono al pubblico servizi a prezzi calmierati, e quindi competitivi, rispetto a quelli degli impianti privati? Il consumo di energia di questi impianti (ovviamente notevole) è a carico dei gestori e, se sì, con quale quota? Quali sono stati i criteri per appaltarne la gestione? In sostanza, a chi competono onori e oneri?

Non ritiene uno spreco la chiusura “a tempo indeterminato” della piscina collocata nel Centro Sportivo Polivalente di San Giovanni La Punta? Ci sono ipotesi, non osiamo dire progetti, (sappiamo bene che non è di competenza del Comune di Catania, ma il Sindaco della nostra Città è anche Sindaco della Città Metropolitana di Catania) per permetterne l’utilizzo?

Il campo di Rugby collocato nel quartiere di Santa Maria Goretti, conosciuto come “Goretti 2”, è stato trasformato in parcheggio auto, quali alternative sono state fornite a società e atleti? Mentre, per quanto ne sappiamo, il cosiddetto “Goretti 1”, nonostante sia stato ampiamente ristrutturato e dato in gestione a un pool di società sportive, rimane ancora chiuso.

Chi gestisce la palestra di via Zurria?

Ci sono convenzioni con le scuole, le cui strutture sportive in orario extrascolastico spesso non vengono utilizzate?

Sono solo alcune delle questioni più note, essendocene molte altre che scaturiscono dalle difficoltà che oggi incontrano sia gli utenti sia gli allenatori di numerose piccole squadre, presenti sul territorio, nel praticare quelle attività sportive di cui – a parole – si decanta il valore formativo.

In attesa di tornare sul tema della programmazione delle attività sportive in città, La ringraziamo se vorrà utilizzare parte del suo tempo per rispondere in modo puntuale alle domande specifiche che le poniamo.

Nel contempo invitiamo lettrici e lettori a segnalare, a partire dalle loro esperienze, casi positivi o eventuali casi negativi di disponibilità e agibilità delle strutture. E ad esprimere bisogni ed esigenze in un campo, quello dell’attività sportiva in senso ampio, che interessa tutti.

2 Comments

  1. La prima domanda che rivolgerei all’assessore Parisi riguarda il suo interesse o disinteresse per le vicende dei Moli di Ognina. La sua assenza è plateale. Non ha mosso un dito per eliminare lo sconcio dei moli e dello specchio acqueo concesso ai Testa.Eppure l’emerito Parisi dirige un club che ha sede ad Ognina. Evidentemente non vuole turbare gli interessi di amici o suoi elettori che hanno le mani in pasta nel golfo di Ognina. Gli chiederi ancora perchè non demolisce la gru in cemento armato che il suo club ha realizzato sulla scogliera. Non si accorge della mostruosità? E’ troppo interessato a proteggere gli interessi degli speculatori che hanno messo le mani sulla scogliera di Ognina. Il suo silenzio è criminale. Bisogna dirlo.

  2. Vi ringrazio di questo vostro puntuale ” mettere il dito nella piaga”. Qui a Catania chiunque abbia uno straccio di potere non alza un dito per la città, per il benessere dei suoi abitanti, che , comunque, non protestano, subiscono, ignari dei loro diritti.

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