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San Cristoforo, tre nuove proposte per restituire il quartiere alla sua storica vocazione

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edificio dell'ex consorzio agrario di via cristoforo Colombo

A San Cristoforo e in tutta l’area sud della città che indichiamo con questo toponimo, non c’è solo degrado e spaccio. Ci sono anche piccole attività economiche e ancor più ce ne erano in passato quando fiorivano attività artigianali e industriali di cui è rimasta la testimonianza in molti edifici che sarebbe opportuno recuperare e riutilizzare.

Proprio al recupero di alcuni di questi edifici si è volta l’attenzione di un paio di associazioni che hanno presentato, all’amministrazione comunale, proposte per l’utilizzo dei fondi governativi destinati a Catania, e in particolare al quartiere S. Cristoforo, dal cosiddetto Decreto Caivano.

E’ il caso del Comitato del Parco Monte Po -Acquicella che propone non solo la riqualificazione di alcuni spazi esterni (largo Giuseppe Puglisi, via della Salette, fronte lavico 1669) ma anche la ristrutturazione di edifici come la ex conceria.

Un’altra associazione presente nell’area ha avanzato la proposta che illustriamo oggi, per permettere la diffusione delle informazioni che l’Amministrazione non garantisce.

Si tratta del Comitato Cittadino Federico II, di cui è presidente Angelo Litrico e di cui trovate qui lo Statuto, che opera in città dal 2021 con varie iniziative a favore di una maggiore vivibilità del territorio (ad esempio la sensibilizzazione contro l’abbandono dei rifiuti), e con ricerche volte alla riscoperta della storia locale.

La proposta del Comitato si articola su tre interventi di riqualificazione che riguardano la via Plaia, il salone Papotto all’interno del Polo Polifunzionale di via Zurria (ex Macello monumentale) e il complesso di edifici, con affaccio su via Cristoforo Colombo, che ospitava la Federazione Italiana dei Consorzi Agrari.

Il progetto di riqualificazione di via Plaia è stato già presentato pubblicamente all’inizio del mese di dicembre insieme al Primo Municipio, il cui consiglio lo aveva approvato e fatto proprio.

Prevede la creazione di un percorso pedonale e turistico lungo via Plaia, un’arteria che ha avuto in passato una grande importanza strategica, evidenziata nella nota storica che precede il progetto. Fu realizzata infatti a metà del Settecento, con l’obiettivo di ricollegare il centro storico di Catania, da poco ricostruito, con il suo litorale sabbioso e quindi con la strada per Siracusa, tagliando le lave del 1669 che ne avevano troncato ogni collegamento via terra.

Quando, nel secondo dopoguerra, fu realizzata la litoranea via C. Colombo – via D. Tempio, la via Plaia perse la sua importanza ed iniziarono il suo impoverimento, il degrado e forme di criminalità, uno stato che permane ancora oggi. Iniziò anche la decadenza degli insediamenti industriali piccoli e grandi, fra cui due mulini e pastifici, la fabbrica del ghiaccio e tante altre attività artigianali, il cui sviluppo era stato favorito dalla vicinanza con le strutture portuali.

E’ per questi motivi che una sua adeguata riqualificazione potrebbe fare da volano ad una riconversione di tutto il quartiere, restituendolo al suo ruolo originario di nucleo artigianale e polo di attrazione turistica.

Il secondo intervento proposto è quello che riguarda il salone Papotto, un auditorium presente all’interno del Polo di via Zurria, attualmente trascurato e sottoutilizzato, di cui si propone il riutilizzo da parte del Teatro Stabile, a cui il Comune potrebbe affidarlo in comodato d’uso affinchè venga utilizzato in modo coerente alla sua naturale vocazione, e a vantaggio di un’area del centro storico in cui non sono frequenti le sollecitazioni culturali ed artistiche, che possono avere ricadute positive sulla comunità locale.

Sul salone Papotto l’amministrazione comunale ha, in realtà, altri progetti di cui il Comitato è al corrente: vorrebbe ricovertirlo per realizzarvi un asilo nido. Il Comitato, pur riconoscendo l’opportunità della creazione, in quell’area, di un asilo nido, propone di collocarlo in altro edificio del Polo, ad esempio la casa del custode, destinando la sala Papotto ad un uso più consono alla sua struttura.

Molto interessante anche il terzo intervento proposto, la riqualificazione di un importante sito di archeologia industriale, un complesso edilizio di settemila metri quadri, oggi in stato di abbandono, di cui riportiamo la sagoma stata disegnata da Marco Failla, vicepresidente del Comitato.

Il Comitato propone che questo edificio, progettato dall’architetto Francesco Fiducia, allievo del più noto Francesco Fichera, e oggi vincolato dalla Soprintendenza, divenga una seconda sede del Conservatorio Vincenzo Bellini di Catania, per ospitarne non solo i tradizionali corsi ma anche laboratori di liuteria aperti ai giovani del territorio.

Allegata alla proposta di progetto troviamo una interessante ricostruzione della storia di questo complesso di edifici, realizzato nel 1938, divenuto sede del “Cotonificio della città di Catania”, che faceva capo ai Consorzi Provinciali Fra i Produttori dell’ Agricoltura, poi gravemente danneggiato dai bombardamenti del 1943, quindi passato alla Federazione Italiana Consorzi Agrari, per essere poi dismesso alla metà degli anni Settanta.

Ricostruzione storica su cui pensiamo di tornare a breve, pubblicandola in forma integrale, allo scopo di darle la meritata visibilità. E provando anche ad inserire questo complesso architettonico nel quadro degli edifici ex industriali e commerciali presenti nella zona. Una zona che – assieme a quella delle Ciminiere – ha rappresentato, fino al secondo dopoguerra, la prima area industriale della città.

Sulla concreta possibilità di realizzare questa ultima proposta, di indubbio interesse, riteniamo che si debbano, tuttavia, sciogliere alcuni dubbi, visto che l’immobile è attualmente sotto sequesto dell’autorità giudiziaria per illeciti amministrativi riconducibili alla proprietà.

Link ai progetti di riqualificazione, molto aricolati, di via Plaia salone Papottoex sede Cosorzio Agrario che suggeriamo di leggere integralmente.

Vedi le altre proposte su San Cristoforo, presentate all’Amministrazione e pubblicate sul nostro sito: dal Comitato per il Parco Monte Po-Acquicella – da CGIL,Sunia,Auser

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