Ha un valore simbolico la richiesta, da noi avanzata, di utilizzare la sala del Consiglio Comunale per la conferenza stampa sul caso di via Palazzotto.

La decisione di concedere il permesso di costruire un supermercato in un’area destinata ad una scuola e, in piccola parte, a verde pubblico, non è soltanto illegittima. E’ l’emblema di un modo devastante di amministrare la città.

Da tempo assistiamo al rilascio di concessioni edilizie che favoriscono gli interessi privati a scapito di quelli pubblici, alterando la fisionomia del centro storico e sottraendo alla fruizione comune spazi su cui i privati speculano e che la città perde definitivamente, perché in quelle aree mai più sarà possibile realizzare parchi, strade, servizi collettivi. Come è già avvenuto con la speculazione degli anni sessanta.

Negli ultimi anni lo abbiamo visto nei progetti autorizzati in viale Lainò, in via Sabato Martelli Castaldi, in via Acireale… E potremmo continuare.

Quello di via Palazzotto è il caso forse più emblematico perché qui è particolarmente visibile non solo l’assenza di una visione complessiva della città, ma anche il ruolo che svolgono gli Uffici Comunali, in particolare la Direzione Urbanistica, nell’esautorare il Consiglio Comunale, l’organo competente della pianificazione urbanistica.

Ce lo dice il modo in cui è stata stravolta la sentenza del CGA n 13 del 2018.

Non solo il secondo permesso di costruire rilasciato dalle Attività Produttive su via Palazzotto, in data 30 agosto, arriva all’assurdo di rovesciare il pronunciamento della sentenza, che viene ritagliato e decontestualizzato al punto da far apparire consentito quello che invece è negato.

C’è di più. La sentenza individua l’area, a causa dei vincoli espropriativi scaduti, come una zona bianca, non edificabile fino a che il Comune non l’abbia “riclassificata” attribuendole una “congrua destinazione urbanistica”. A chi compete questo ruolo, se non al Consiglio Comunale? Ma il permesso di costruire dimostra un’altra verità. A scegliere la nuova destinazione urbanistica è un ufficio del Comune, anzi due, la direzione Attività Produttive su parere dell’Urbanistica.

Anche il modo di procedere è quello che nella sentenza viene non incoraggiato ma stigmatizzato, cioè per “singoli interventi parziali”, e non “attraverso una revisione d’insieme che restituisca una pianificazione al passo con i tempi nuovi”.

Non è un caso che, da decenni, mentre si lamenta l’inadeguatezza di una pianificazione ormai datata, non si porta a compimento il nuovo piano regolatore di cui la città ha estremo bisogno.

Dopo aver bruciato il Piano Cervellati, su cui si erano investite risorse, competenze, speranze, sono stati avviati altri tentativi che non sono mai andati al di là delle direttive generali, per non affrontare il nodo degli enormi interessi in gioco e per non scontentare nessuno.

In questo stallo, che finisce per facilitare decisioni illegittime e soprattutto dannose per la città, è caduta anche la giunta di Enrico Trantino, che sembra ridurre la legalità al tema dei parcheggi in doppia fila e del deposito dei rifiuti negli appositi spazi, ma non vede la gravità degli atti compiuti dagli uffici della sua amministrazione.

E dire che questa giunta ha come assessore all’Urbanistica un docente universitario che è un noto urbanista nonché presidente del CeNSU (Centro Nazionale Studi Urbanistici). Ma quando il tema di via Palazzotto è stato portato in Consiglio Comunale dall’interrogazione dei consiglieri d’opposizione, l’assessore La Greca ha firmato una risposta che difficilmente potrebbe giustificare davanti ai suoi studenti. Ha considerato legittimo che nelle zone L sia possibile realizzare qualunque tipo di struttura di ‘interesse generale’, anche un supermercato (che arricchirà solo i privati), come da tempo sostiene il direttore dell’Urbanistica, Biagio Bisignani.

Ha invece ignorato la questione posta dagli interroganti, quella della destinazione a scuola, dimostrata da un simbolo SM spiegato nella legenda che, invece, gli uffici comunali e regionali dichiarano inesistente. E che hanno continuato a considerare tale anche dopo che Argo l’ha pubblicata e ha fornito il link per rintracciarla sullo stesso sito del Comune, nella ‘segretissima’ sezione Amministrazione Trasparente.

Cosa farà la Giunta, sindaco e assessore all’urbanistica in testa, adesso che – per errore o per un colpo di mano dal sapore infantile, ma dalla gravità indicibile – la tavola grafica che contiene la legenda è scomparsa dal sito?

Sono già state avanzate diverse richieste di (ri)pubblicazione, tra cui quella di Argo e di Sinistra Italiana, e sono stati presentati esposti alla Procura della Repubblica. Soprattutto si è diffusa, nelle forze sociali e politiche della città, la consapevolezza della gravità di quanto accaduto e la volontà di mettere in moto un’azione comune per contrastare queste pratiche amministrative inaccettabili. Perchè l’affaire Palazzotto non riguarda solo l’area subito sotto il Tondo Gioeni. Riguarda tutta la città.

In quale luogo allora è significativo che si incontrino i cittadini che intendono fare sentire la propria voce se non la sala del Consiglio Comunale?

Se lo scorso venerdì, 13 settembre, la sala non era disponibile perché il Consiglio era impegnato nella commemorazione della consigliera Anna Vullo, improvvisamente scomparsa, ci auguriamo che ci venga concessa per venerdì 27, quando le forze cittadine interessate hanno deciso di incontrarsi ancora e di informare la stampa perché tutta la città sia messa al corrente di quanto avvenuto.

Comunicato stampa scaturito dall’incontro di venerdì 13

Venerdì 13 settembre si è svolta la conferenza stampa promossa da ARGO Catania per contestare la legittimità del permesso di costruire un supermercato LIDL in via Palazzotto, concesso (in data 29 novembre 2023) dal Comune di Catania in una zona già abbondantemente servita e in un’area destinata dal Piano Regolatore a servizi di interesse generale e in particolare ad una scuola. L’ennesimo supermercato che non favorisce certo lo sviluppo sostenibile della città.

All’interno della conferenza sono intervenuti anche esponenti delle seguenti associazioni e aggregazioni politiche e sindacali: CittàInsieme, VolereLaLuna, Sunia, Associazione Luca Coscioni, Comitato Antico Corso, WWF Sicilia Nord Orientale, Antimafia e Legalità, Osservatorio Urbano e Laboratorio Politico, Arci, Siciliani giovani, Lhive, Officina Democratica, Fillea CGIL, Cobas, Sinistra Italiana, AVS, Rifondazione Comunista e i consiglieri comunali Graziano Bonaccorsi (M5S) e Maurizio Caserta (PD). E’ arrivato anche un messaggio di sostegno da parte di Confcommercio, che ha già preso posizione sul tema con tre note inviate agli Uffici competenti.

Particolarmente significativo l’intervento dell’architetta Gabriella Sardella, già Responsabile della Direzione Urbanistica, che nel 2015 negò, per lo stesso luogo, la possibilità di costruire un supermercato di un’altra catena. Diniego confermato dalle successive sentenze della Magistratura Amministrativa.

I presenti hanno, inoltre, denunciato il fatto che parti della sentenza del CGA, decontestualizzate in modo da stravolgere il senso della sentenza stessa, siano state utilizzate per legittimare un nuovo Permesso di costruire rilasciato in data 30 agosto 2024. Dalla lettura integrale della sentenza si evince, tuttavia, senza ombra di dubbio, che in quell’area oggi non è possibile costruire.

Altrettanto grave il fatto che dal sito del Comune di Catania siano scomparse le tavole con gli elaborati grafici allegati al decreto regionale di approvazione del Piano Regolare Generale Piccinato, nelle quali sono indicate le destinazioni delle aree per servizi di interesse generale ed è presente anche la legenda che ne specifica il significato. Legenda della quale è stata ripetutamente negata l’esistenza da parte di uffici comunali e regionali, e che dimostra come il simbolo presente in quella area di via Palazzotto indichi la destinazione a scuola media.

Su questo punto Argo ha già presentato presso il Comune un’istanza di accesso agli atti con relativa richiesta di pubblicazione.

Infine, alla denuncia già presentata da Argo alla Procura della Repubblica nel marzo 2023, insieme con Borgo Marinaro di Ognina, CittàInsieme, Comitato Antico Corso e Sunia Sicilia, si è aggiunto un esposto sullo stesso tema promosso da Sinistra Italiana.

Considerata la gravità e la complessità della situazione, tutte le organizzazioni presenti hanno deciso di convocare una nuova Conferenza Stampa, da svolgersi venerdì 27 settembre alle ore 10.00, per la quale chiederemo la sala Consiliare del Comune di Catania.

Argo Catania, CittàInsieme, VolereLaLuna, Sunia, Associazione Luca Coscioni, Comitato Antico Corso, WWF Sicilia Nord Orientale, Antimafia e Legalità, Osservatorio Urbano e Laboratorio Politico, Arci, Siciliani giovani, Lhive, Officina Democratica, Fillea CGIL, Cobas, Sinistra Italiana, AVS, Rifondazione Comunista e i consiglieri comunali Graziano Bonaccorsi (M5S) e Maurizio Caserta (PD)

Leggi anche Lidl in via Palazzotto, il giallo si infittisce con la sparizione della ‘legenda’ dal sito del comune

Argo

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  • Anche l' associazione catanese La Città Felice denuncia la grave situazione e si unisce al coro delle proteste e contestazioni delle altre forze cittadine per la illegale posizione assunta dall' attuale amministrazione comunale!

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