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Villa Bellini e Catania Summer Fest, le domande di un lettore

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nuova arena della Villa Bellini

L’accesso e la fruizione della Villa Bellini, un simbolo della Città, un luogo frequentato e amato dai catanesi di tutte le generazioni, quest’anno non è sempre possibile. Per almeno 41 giorni la Villa sarà, infatti, occupata da spettacoli musicali, rigorosamente a pagamento. Un lettore di Argo, Giovanni Rizzo, si pone, e pone a noi tutti, alcune domande. Ovviamente, ci piacerebbe conoscere anche il punto di vista dell’Amministrazione. Chissà….

Dice Giovanni Rizzo, “Il Comune di Catania sta pubblicizzando sulla pagina Facebook “i grandi concerti” organizzati al Giardino Bellini come se vi fosse qualcosa di diverso da quelli che normalmente sono promossi dai privati nei palasport, come se portassero dei benefici alla Città (al di là dell’indotto che ci sarebbe stato comunque anche nell’ipotesi di affitto di palasport/teatri, ecc). In effetti, i costi dei biglietti sono assolutamente in linea con il mercato e le tariffe delle altre tappe dei tour degli artisti, quindi non sono neanche calmierati, così da rendere accessibili tutti gli eventi. Non capisco, quindi, che beneficio possa averne la comunità.

Da alcune ricerche effettuate sul sito del Comune mi risulta una spesa a carico dell’Amministrazione di circa 300.000 euro (palco, sedie, bagni chimici, per non parlare degli straordinari degli impiegati comunali) a fronte di un incasso di circa 2.000 euro a concerto per il pagamento del suolo pubblico e/o attività di bar e merchandising (ma i dati potrebbero essere solamente parziali, non ho trovato nulla sulla sicurezza e sul servizio d’ordine)”.

Altre fonti, in particolare Pietro Pignataro, esponente di Sinistra Italiana, indicano in 400.000 euro le spese, a fronte di ricavi per 160.000 euro, cifre non proprio indifferenti per un Comune in grandi difficoltà finanziarie. Un ulteriore deficit che potrebbe essere comprensibile solo se, sul modello dei grandi eventi della fine degli anni settanta (si pensi all’estate romana di Renato Nicolini), si offrissero alla Città e ai turisti occasioni culturali a prezzi calmierati. Per i quali più che la Villa, suggerisce Pignataro, sarebbe preferibile utilizzare l’ex Centro Fieristico della Plaia.

Prosegue Rizzo “Non vorrei essere pessimista ma non trovo nulla che vada al di là delle ordinarie operazioni commerciali degli impresari che possa dare un valore di “rassegna comunale” per la Città. Vedo solamente la privatizzazione di un bene pubblico, il Giardino Bellini, e un regalo fatto agli impresari che avrebbero dovuto farsi carico delle spese organizzative. Normalmente i comuni ci guadagnano, qui si spendono soldi pubblici e non si ottiene nulla, né in termini economici, né rispetto a eventuali ‘benefit’ per la comunità. Se per benefit non si intende l’ulteriore caos prodotto rispetto al traffico automobilistico, l’aumento dei rifiuti dispersi in centro Città o il frastuono cui sono sottoposti, sino a tarda sera, gli abitanti di via Etnea e dintorni”.

10 Comments

  1. Potrebbe essere utile e interessante conoscere il nome della ditta concessionaria e del suo proprietario.

  2. Il frastuono fino a tarda sera comincia il pomeriggio con le prove. Noi abitiamo a una certa distanza (piazza Lanza) ed è già fastidioso.

  3. Verità, purtroppo un bene pubblico ceduto per 41 giorni d’ estate a puntoacapo concerti.

  4. Abitante in via Tomaselli, esattamente alle spalle del palco. Io mi lamento da anni per il frastuono, che fino all’anno scorso era anche di notte, perché a fine concerto il service di ogni grosso artista smontava le proprie luci ed effetti speciali durante la notte, a colpi di martello sui tubi, per ore e ore, a volte fino a mattina inoltrata, per rimontarli altrove. Come fu per il concerto di Loredana Berte’ qualche anno fa, il massimo delle luci e degli effetti speciali, che richiesero tutta la notte e tuttala mattina successiva , e dopo il quale scrissi una lettera di lamentele su La Sicilia… Almeno questo, e solo da quest’anno!!!, è migliorato. Ma soprattutto ai concerti dei rapper, in generale tutti i concerti per i ragazzini, tanto per intenderci, il volume è talmente alto che tremano tutti i vetri di casa, con tutte le serrande abbassate. Del volume e del genere musicale mi accorgo sin dal pomeriggio, durante le prove, che a volte sono a un volume persino superiore . Sembra un bombardamento aereo, al quale siamo sottoposti pomeriggio per pomeriggio, e sera per sera. L’estate passata così è un Incubo!!!!! Siamo costretti a tapparci in casa per non dover subire questo rumore assordante, che tra l’altro, trovandoci alle spalle del palco, e’ tutto un rimbombo, oppure a uscire. Mentre scrivo è in corso il concerto di Achille Lauro, di cui arriva solo un fortissimo e insopportabile e continuo ” BUM BUM BUM
    ogni mezzo secondo, e a ogni colpo di basso e batteria tremano i vetri. Ho già fatto diverse registrazioni, ma a chi inviarle? Una petizione cittadina, una raccolta di firma, forse a qualcosa servirebbe. Non se ne può più!!!!!!!!!!

  5. La vera inciviltà è concedere la villa Bellini per i “concerti”. Fateli alla plaia allo stadio ma non in pieno centro città con tutti i disagi (pesantissimi) che comportano. Traffico impazzito, parcheggi impossibili, rumori indicibili, disturbi alla pubblica quiete dalle 14 a mezzanotte e sporcizia dappertutto!! La civiltà ormai sconosciuta questa in questa povera città sempre più allo sbando.E aggiungo, fare questi “concerti” praticamente ogni giorno è una cosa indegna! Il sindaco dovrebbe capire che nelle zone intorno non abitano animali ma esseri umani che sono costretti a subire questa violenza, perchè si tratta di questo, dentro le proprie case senza possibilità di difendersi!! Il paragone con gli animali non è casuale, i cani con quel baccano infernale impazziscono ,povere bestie, per non parlare dell’eco sistema all’interno del parco che viene alterato in maniera selvaggia e ne fanno le spese gli uccelli che in essa vivono e nidificano, ovviamente impazziscono pure loro! Tutto ciò è una cosa incivile crudele e irrispettosa !! E nessuno fa niente, e addirittura gli “organizzatori” ne vanno fieri, volevo vedere se questo porcile l’avessero fatto sotto le loro case….😡😡😡😡😡

  6. Concordo con le lamentele esposte ed aggiungo:
    Concerti dei rapper non costituiscono arricchimento culturale.
    L’uso improprio di un giardino pubblico per creare frastuono in buona parte del centro storico è assolutamente da condannare. Utilizzare gli stadi per queste cose o il centro fieristico fuori città.

  7. Io non abito per fortuna e ho partecipato solo ad uno dei concerti, oltre tutto organizzato male se si considera il prezzo dei biglietti.
    Utilizzare per tante sere di seguito una villa al centro della città per concerti carissimi e fruibili solo da pochi, ma spacciandoli come se quasi fossero gratuiti e per tutti e portatori di benefici per la città (quali?) quando invece hanno causato solo disagi per gli abitanti della zona e non solo, sporcizia e caos, penso sia una vera porcheria.

  8. Già da tempo molti cittadini sui social lamentano l’impossibilità di fruire di un bene pubblico come il Giardino Bellini a favore di attività private (fruibili a pagamento) che non portano alcun beneficio alla collettività , ma solo disagi e danni al bene pubblico stesso. Inoltre non si tratta nemmeno di eventi culturali per arricchire la mente dei cittadini. Non vedo risposte o spiegazioni da parte dell’amministrazione del Comune di Catania. Ma qualcuno ha presentato qualche esposto? Le opposizioni hanno fatto qualche interrogazione in consiglio comunale?

  9. Non condivido affatto tutte queste critiche e siccome ho l’abitudine a guardare le cose dai vari punti di vista mi permetto di far osservare che questi concerti così numerosi sono una novità di quest’anno, hanno rappresentato per molti cittadini e non l’occasione di farsi una passeggiata alla Villa Bellini in tutta tranquillità ( mi chiedo quanti di voi gli altri anni alle 18,00 se ne andavano a passeggiare in questo splendido bene pubblico e ci rimanevano fino alle 11,00), io non andavo alla Villa Bellini di sera e con questa atmosfera da circa vent’anni, a basarsi sul numero dei partecipanti ai concerti l’iniziativa è stata più che ben accolta solo che si pensi che gli altri anni per andare ad assistere un concerto bisognava spostarsi a Taormina mettendo in conto file di traffico, parcheggi impossibili e costosi , necessariamente scarpinate….
    Io ho partecipato a tre concerti e ho sicuramente speso una cifra considerevole ma ritengo che in estate ognuno sceglie come meglio rilassarsi un po’ e se c’è chi se ne va in crociera, alle Maldive o negli hotel a cinque o quattro stelle c’è anche chi riesce a divertirsi cantando o ascoltando musica…. De gustibus…. E certo in ogni cosa ci sono i pro e i contro…. Io non ho trovato file e non ho avuto più difficoltà a parcheggiare di quando decido di andare in uno dei locali del centro storico…. O dei dintorni di Castello Ursino😊👋

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