Corso Martiri della Libertà, la missione impossibile di Volerelaluna

Il canovaccio è lo stesso, ma le varianti riescono ancora a stupire. Da più di cinquanta anni i privati che hanno acquistato i terreni di Corso Martiri con la più grande operazione speculativa del dopoguerra, cercano di fare affari in barba alle esigenze della collettività.

Da quando il mercato è cambiato e le possibilità di speculare sono venute a mancare, si sono rifatti a spese del Comune, da cui hanno ottenuto indennizzi e convenzioni favorevoli ai propri interessi. Questo perché le Amministrazioni che si sono succedute alla guida della città li hanno, di fatto, sempre favoriti e assecondati, lasciando in abbandono una ampia parte del centro cittadino, con le grandi fosse che lasciano sgomenti i turisti e sconfortati i cittadini.

L’ultimo atto di questo “gioco delle parti” appare addirittura stupefacente. I privati rinuncerebbero a realizzare il parcheggio di piazza della Repubblica, a cui si sono impegnati nell’ultima convenzione firmata, e il sindaco chiederebbe un finanziamento alla Regione per realizzarlo con soldi pubblici, con i quali acquisterebbe dai privati anche i terreni a cui nessun altro acquirente è ormai interessato.

Il film non è nuovo: gli affari lucrosi a vantaggio dei privati, le spese a carico della collettività. Ma la situazione resta incresciosa e l’Amministrazione deve darne conto.

Ad appellarsi al sindaco è l’Associazione Volerelaluna, che sul tema ha già promosso a Catania un recente e partecipato dibattito, e che sta seguendo gli ultimi, inquietanti risvolti della situazione. Un intervento attivo e consapevole dei cittadini che potrebbe, forse, indurre ad una assunzione di responsabilità e ad una inversione di rotta.

LETTERA APERTA AL SINDACO DI CATANIA

Quali prospettive per la sistemazione definitiva delle aree di corso Martiri della Libertà?

Egregio signor Sindaco,

apprendiamo dai mezzi di informazione locali che i privati proprietari delle aree libere lungo il corso Martiri della Libertà non intendono procedere nell’attuazione del progetto di sistemazione complessiva della zona firmato dall’architetto Cucinella, progettista incaricato dai proprietari dei terreni.

È una notizia clamorosa! I privati che oggi vogliono ritirarsi sono gli stessi che in passato hanno avviato contenziosi con il Comune che, a loro dire, non aveva rispettato le condizioni della convenzione originaria del 1956, dannegiandoli economicamente. Sono così riusciti a ottenere un indennizzo di 40 miliardi di lire.

Sono gli stessi che, successivamente, hanno avanzato ulteriori richieste di indennizzi per presunte inadempienze del Comune, che avrebbe ostacolato i loro programmi edilizi. Gli stessi che nel 2005 hanno sottoscritto, con il commissario straordinario pro tempore del Comune, un accordo per il completamento del “risanamento”, sulla base di un progetto proposto da loro. In quella ocasione, nel corso di una solenne cerimonia in municipio, accompagnata da trionfali comunicati stampa, fu dichiarato: “Verrà chiusa una ferita storica nel progetto di risanamento del capoluogo etneo”,

Nel 2012, a seguito di nuovi accordi, gli stessi privati hanno sottoscritto con il Comune una convenzione che fissa gli obblighi di entrambe le parti per l’attuazione del progetto Cucinella. Dopo, sempre loro hanno cercato investitori privati disponibili all’acquisto delle aree per realizzare gli interventi previsti dal progetto. Senza trovarne.

E poi, dopo dieci anni di tentativi infruttuosi di sfruttare convenientemente i loro terreni, hanno ottenuto dal Comune un atto di proroga con cui la validità decennale della convenzione del 2012 viene estesa per ulteriori dieci anni, fino al 2032.

Parliamo, insomma, degli stessi privati che da 50 anni a questa parte tengono inutilizzata una parte centrale e strategica della città, in attesa di poterne fare un uso quanto più redditizio possibile. E che oggi dicono di volersi fare da parte malgrado gli accordi sottoscritti nel 2012 che – va ricordato – sono vincolanti per entrambe le parti.

Dai mezzi di informazione apprendiamo inoltre che l’Amministrazione comunale intende chiedere un finanziamento alla Regione (200-250 milioni di euro) per acquisire la proprietà delle aree private e realizzare il parcheggio multipiano previsto in piazza della Repubblica, previo nuovo accordo tra le parti a modifica della convenzione del 2012. Sembra anche, sempre secondo fonti di informazione, che con questo finanziamento si intendano realizzare nella stessa zona due scuole e un parco pubblico.

E qui arriviamo alla prima delle domande che vogliamo sottoporle, signor Sindaco. Cosa intende fare questa Amministrazione per mettere i privati proprietari delle aree di fronte alle loro responsabilità di legge? Fra queste ci sono, innanzitutto, quelle derivanti dagli obblighi assunti con la firma della convenzione del 2012, di durata decennale, la cui proroga per ulteriori dieci anni è stata disposta con solerzia dal commissario straordinario pro tempore nel 2022. Uno di questi obblighi è la realizzazione a totale carico dei privati, e successiva cessione al Comune, di un parcheggio multipiano in piazza della Repubblica per il quale è previsto un costo di circa 15 milioni di euro.

Il Comune consentirà ai privati di eludere questi e altri obblighi derivanti dalla convenzione addossando le relative spese alla collettività con l’utilizzo di fondi pubblici, oppure pretenderà le giuste compensazioni economiche e gli eventuali indennizzi?

Una seconda questione che riteniamo molto importante è quella riguardante la trasparenza. Non ritiene, signor Sindaco, che sia doveroso informare la cittadinanza in maniera dettagliata circa le attività intraprese e le intenzioni su come giungere alla chiusura della vicenda, nell’interesse della città? Non ritiene che i cittadini abbiano tutto il diritto di sapere con precisione, dopo cinquanta anni di inerzia e di accordi poco chiari, quali strade intenda percorrere l’Amministrazione? Non ritiene necessario dimostrare con chiarezza ai cittadini che questa volta l’interesse pubblico non sarà subordinato agli interessi economici dei privati? Sarà spiegato pubblicamente, conti alla mano, che l’acquisizione delle aree private non sarà un altro munifico regalo a quei proprietari che per dieci anni hanno tentato di vendere sul libero mercato i loro terreni senza riuscirci?

Infine, riteniamo imprescindibile un’attenzione particolare al coinvolgimento della città nelle scelte riguardanti la sistemazione definitiva della zona. Un’area libera così estesa nel centro urbano potrebbe avere un ruolo strategico nello sviluppo dell’intera città. Non ritiene, signor Sindaco, che l’intera città, almeno nelle sue componenti sociali organizzate, abbia diritto di esprimersi circa le esigenze da soddisfare e gli usi possibili di quei terreni?

Rimaniamo fiduciosi, signor Sindaco, che Ella vorrà mantenere fede agli impegni pubblicamente assunti, in diverse occasioni, di garantire la piena trasparenza dell’azione amministrativa e il doveroso perseguimento dell’interesse pubblico. Ci aspettiamo che alle dichiarazioni seguano comportamenti conseguenti e, fin da subito, Le chiediamo di fornire pubblicamente risposte chiarificatrici alle questioni che abbiamo posto.

Puoi scaricare la lettera aperta di Volerelaluna a questo link

Argo

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