Le follie del nostro mondo, quello che ormai ci appare normale ma non lo è, le incongruenze dei comportamenti individuali e collettivi, della politica e dell’economia. Ad individuarle e a stupirsene, a interrogarsi su di esse e ‘ragionarci su’ è un alieno, un estraneo a questo pianeta, portatore di un punto di vista diverso. Guardando le cose ‘dall’alto’ riesce a vedere e a svelare quello che noi, immersi nel ‘mondo’, rischiamo di non vedere più.
“Alieno tra noi” è il blog di un nostro conterraneo, noto docente universitario, che prova, con questo escamotage, ad evidenziare le contraddizioni della nostra società, in modo pacato, riportando tutte le questioni sul piano del ragionamento, della riflessione argomentata e approfondita, fuori dal coro urlato delle reazioni ideologiche ed emotive, oggi dominanti.
Il nostro alieno si serve non solo delle parole, ma anche di immagini e di brani musicali, e si ispira spesso a dei film, che egli considera un importante strumento di conoscenza del mondo degli uomini, anche quando parlano di “storie inventate”.
L’alieno dichiara subito la propria natura, si presenta senza infingimenti e spiega che i propri post sono i ‘rapporti’ che egli invia ai “supervisori nel pianeta lontano”.
Non è – ci dice – il solo extraterreste presente sulla Terra, dove è stato teletraspostato insieme ad altri alieni, simili a lui. “Faccio parte di una missione di studio della vita delle popolazioni terrestri, per conoscerle dal vivo”, una missione necessaria perché coloro che ci studiano non si fidano di quello che “si ricava dalle vostre televisioni e dai siti internet”. E da qui l’invito rivolto a noi umani, “fareste bene anche voi a non fidarvi!”.
Sui resocosonti inviati al pianeta lontano, i lettori possono interagire, una possibiltà per noi umani di aiutare l’alieno a capire il nostro mondo e inviare messaggi più chiari a chi ci sta studiando.
L’alieno non si limita ad osservare le incongruenze dei comportamenti umani, aggiunge sempre indicazioni e consigli.
Dopo aver osservato, ad esempio, cosa avviene quando si viaggia in autostrada, le regole ignorate, i limiti di velocità non rispettati, il sistema dei controlli volto a rimpinguare le casse pubbliche con gli introiti delle multe più che ad evitare gli incidenti, fa le sue considerazioni. E ne trae ammonimenti di carattere generale.
“Sono frequenti anche nella vita quotidiana limiti irrazionali, o irrealizzabili (tanto nessuno li rispetta!) e controlli preannunciati e quindi inutili. Gli educatori direbbero che l’imposizione di questi limiti è assolutamente inefficace per insegnare alle persone il rispetto delle norme. Se non si capisce il senso della regola, tutti tendono ad eluderla, o a rispettarla solo al momento dei controllo. Se i controlli sono pure eludibili, la norma è del tutto inutile”.
Qui l’alieno tradisce la natura del suo punto di vista, da educatore più che da extraterrestre. Ed è interessante il tono con cui argomenta, da cui deduciamo la sua volontà di indurre al ragionamento, di ‘insegnare’ a ragionare. E questo ci sembra lo scopo del blog.
Uno dei temi trattati è quello della diffusione delle tecnologie, compresa l’intelligenza artificiale, che oggi minaccia alcune categorie di lavoratori, come del resto – nota l’alieno – è avvenuto in passato, quando “le innovazioni hanno cancellato intere categorie di lavoratori, ma ne hanno create altre”. E anche qui non mancano i suggerimenti, “riconvertire – nei limiti del possibile, e senza creare traumi – certe categorie di lavoratori in altre che adesso vengono richieste. E soprattutto preparare i giovani ancora in formazione per le professioni che si prospettano in crescita per il futuro”.
Altro tema, trattato con frequenza è quello delle migrazioni, delle frontiere, un tema caldo del nostro presente, che l’alieno affronta facendo riferimento anche alle conoscenze letterarie, artistiche, storiche, acquisite studiando il passato del nostro mondo.
“Le frontiere non si vedono, sono una invenzione dell’uomo. La natura se ne frega” cita dal film La grande illusione. E ancora, dal libro “Fermare l’odio” del classicista Luciano Canfora, riprende il pensiero di un filofo greco “I cosiddetti stranieri, in realtà tali non sono. In base alle frontiere, alcuni hanno una patria e altri ne hanno un’altra. Ma, se consideriamo il mondo nel suo complesso, l’intera terra è patria di tutti e il mondo è un’unica casa”.
Scende in campo l’alieno, prende posizione. Denuncia l’assurdità delle posizioni dominanti, di tutta una pubblicistica che sta creando un odio indiscriminato “verso gli stranieri ‘migranti’, considerati invasori, minaccia all’integrità della razza, competitori dei già pochi posti lavorativi”.
E conduce il lettore a ragionare sulle motivazioni che spingono i migranti a partire e gli Stati europei (per ragioni … “poco ragionevoli”) a non accoglierli. Quegli Stati che hanno avuto un ruolo determinante nell’impoverimento dei paesi da cui i migranti provengono, essendosi impadroniti in passato delle loro risorse e continuando a farlo ancora oggi, con la conseguenza di creare le condizioni per ulteriori conflitti e nuove migrazioni.
“La fraternità non può essere imposta per legge, ma da valori etici. Deriva dal riconoscimento della comune umanità e dalla accoglienza delle differenze come risorse e non come barriere”, scrive l’alieno richiamandosi ad Edgard Morin. E dimostrando di aver colto davvero il centro della questione.