Acanto, attraverso l’arte i detenuti dell’Istituto Penale Minorile parlano alla città

Un altro anno ricco di attività artistiche ed artigianali per i ragazzi dell’Istituto Penale Minorile di Catania, che hanno potuto sperimentare come l’arte e la bellezza permettano di ampliare i propri orizzonti e ritrovare la fiducia in se stessi, per poter riprendere il cammino “con degli strumenti in più”.

Per festeggiare questo anno di lavoro è stata inaugurata ieri sera, 29 dicembre, nello spazio espositivo dell’associazione culturale ‘La poltrona rossa’, in via Plebiscito 881/a, una mostra collettiva delle opere pittoriche e dei manufatti artistici realizzati da giovani ospiti dell’IPM di Bicocca e da giovani presi in carico dall’Ufficio Servizi Sociali per Minorenni (U.S.S.M.) di Catania.

Il progetto è sostenuto con i Fondi Otto per Mille della Tavola Valdese e ieri a tagliare il nastro è stata Carla Sueri della chiesa valdese di via Naumachia, ma i partecipanti erano tanti, operatori dell’Istituto e dell’associazione, amici e simpatizzanti di questa iniziativa significativa e propositiva.

Le opere esposte non sono in vendita, hanno un valore simbolico ed affettivo che non permette di attribuire loro un prezzo e li rende meritevoli di essere conservati, come ha dichiarato in apertura la presidente de ‘La poltrona rossa’, Ivana Parisi.

Dietro ogni quadro esposto c’è una storia di ricerca e di riscatto, a volte interrotta da un trasferimento o da un fine pena, tanto che alcune opere sono visibilmente incomplete, e così sono state lasciate, rendendo di fatto possibile rintracciare anche il lavoro di preparazione iniziato sulla tela.

C’è, dietro questi laboratori di pittura, anche una fase di studio della storia dell’arte, della cultura classica, del mito, e un’attività di sperimentazione di strumenti da disegno e di progettazione.

Un laboratorio di restauro di opere lignee, guidato da un esperto, ha ulteriormente arricchito questa esperienza offrendo ai ragazzi un approccio all’artigianato, utile anche in vista di un reinserimento sociale e lavorativo.

In mostra anche alcune cornici realizzate dai giovani detenuti di Catania per dipinti eseguiti dalle ragazze dell’Istituto Penale femminile di Pontremoli, in Toscana, dove La Poltrona rossa conduce un progetto analogo.

Un’attività completata – come leggiamo nel Comunicato Stampa de ‘La poltrona rossa’ – da “un corso teatrale che ha permesso la realizzazione di un cortometraggio teatrale sul tema della guerra, Ilio degli Eroi, e da visite guidate con i ragazzi presi in carico dai Servizi Sociali dell’U.S.S.M. di Catania, grazie alla disponibilità dell’organizzazione del Museo Civico Belliniano.

La mostra Acanto resterà aperta, di mattina, fino all’otto gennaio per “creare un ponte tra il dentro e il fuori” degli Istituti penali minorili.

Sarà un’occasione per offrire alla città spunti di riflessione sulla condizione minorile e sulle pesanti conseguenze del degrado sociale sui più giovani, ma anche per prospettare una speranza di riscatto che può venire non solo dall’arte, ma – aggiungiamo noi – dall’impegno di chi non si rassegna a vedere il carcere come luogo di custodia e vuole offrire esperienze arricchenti e positive a chi ne è stato deprivato da un contesto sociale e familiare spesso difficile. Questo fanno, da anni, la direzione e gli operatori dell’Istituto Penale Minorile di Bicocca.

Argo

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  • Un punto luce finalmente, un'apertura che alleggerisce la pesantezza di questo periodo così triste per la nostra amata città. Vorrei che nei nostri telegiornali venissero dette anche le cose belle che vengono realizzate, non soltanto notizie che tolgono la gioia di vivere a troppe persone. GRAZIE!!! Mi recherò naturalmente a visitare la mostra e ne metterò a conoscenza amici e parenti che ne saranno anche loro felici.

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