L’ambiente marino e la navigazione in barca a vela possono offrire esperienze formative e percorsi di crescita e di cambiamento ad adolescenti con problematiche comportamentali e con difficoltà di inserimento e di relazione.
La barca diventa il contesto privilegiato dove s’impara a stare insieme e a collaborare, dove si sperimentano affiatamento e fiducia reciproca, si impara a rispettare le regole e ad assumersi le responsabilità, dove si acquisiscono anche competenze e si scoprono abilità.
Nasce da queste premesse il progetto didattico educativo “A scuola per mare” che intende contrastare dispersione scolastica e disabilità
Ideatore di questa pratica è un ex docente di educazione fisica, Gabriele Gaudenzi, che nel 2003 ha fondato un’associazione onlus “I Tetragonauti”,
vale a dire educatori-viaggiatori che accompagnano i giovani in esperienze di crescita e maturazione in mare.
Per la denominazione Gaudenzi si è ispirato al titolo di un romanzo di Gérard Borg, un medico che a metà degli anni ‘50 abbandonò la sua attività per dedicarsi agli altri attraverso il mare e la navigazione
Nato in risposta ad un bando del Ministero dell’Istruzione per contrastare la povertà educativa e cofinanziato dall’impresa sociale ‘Con i bambini’, “A scuola per mare” si propone anche di ridurre la forbice della diseguaglianza educativa che penalizza i minori in condizioni di fragilità socio-economica.
L’associazione Centro Koros di Catania, uno dei partner del progetto, ha raccolto, attraverso la campagna di crowfunding “imparare dal vento”, la somma di circa 4 mila euro per garantire a due fratelli D.M. di 15 e 16 anni di potersi imbarcare sulla Lady Lauren, la barca de ‘I Tetragonauti’ che è salpata da Porto Torres il 1 settembre.
Il viaggio servirà per sperimentarsi lontano da casa, conquistare una nuova prospettiva e tracciare una nuova rotta che potrà essere seguita anche dopo, sulla terra ferma
Partecipano a questo progetto ragazzi provenienti, oltre che dalla Sicilia, da altre quattro regioni italiane, Lombardia, Lazio , Sardegna, Campania.
I loro nomi vengono segnalati alle associazioni che operano sul territorio (Antonia Vita Corrobiolo – Monza, Giovani per il Sociale – Porto Torres, Un Ponte nel Vento – Ischia, Cooperativa Arcobaleno – Frascati) da scuole e servizi sociali oppure dal circuito penale.
Il progetto, che prevede nell’arco di tre anni di coinvolgere circa 500 ragazzi, consta di tre servizi: due basati sull’esperienza in mare e con diversi moduli di navigazione di durata differente ( 85 /100gg ), ed uno territoriale in cui la scuola è alternata all’esperienza di viaggio.
Al termine della navigazione gli studenti verranno affiancati per tre mesi da un tutor che li seguirà nel reinserimento nella scuola d’origine o nell’attività lavorativa
Attraverso i diari di bordo postati sulla apposita pagina Fb e su quella dell’associazione Centro Koros, si possono conoscere le esperienze e le emozioni che i sette studenti, di età tra 14 e 18 anni, stanno vivendo durante questa navigazione. Dalle lezioni di fisica sul galleggiamento e la portanza della barca al taglio dei capelli, dalle lezioni sull’arte del bisso alle lezioni di wind surf, per finire con la danza con i delfini.
A passare il testimone, alla partenza della Lady Lauren, c’erano Francesco e Cecilia del gruppo precedente. Il primo ha superato la prova scritta della patente nautica, la seconda ha superato l’esame di maturità con i complimenti dei commissari. Per entrambi l’esperienza di “A scuola per mare” è stato un vero cambio di rotta che li ha fatti uscire da un vissuto allo “sbaraglio” e ha portato Francesco alla partecipazione al progetto Futuro Blu e a fare della passione per il mare un lavoro, Cecilia a decidere di proseguire gli studi all’Università
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Dal 28 settembre, per una settimana, i ragazzi saranno protagonisti di una settimana di navigazione integrata con un gruppo di coetanei disabili dell’associazione Aipd di Pisa.
Il gruppo parteciperà anche alla campagna Back to life, organizzata in collaborazione con l’Acquario di Genova, che ha come obiettivo il contrasto all’abbandono della plastica in mare.
Un’altra esperienza di particolare valore sarà la settimana di navigazione “integrata”, dal 6 al 13 ottobre, con un gruppo di giovani con disabilità cognitiva del Servizio di formazione all’autonomia di Fagnano Olona della cooperativa sociale Il Granello.
L’approdo è previsto per il 15 novembre, a Catania.
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