Un’area destinata a centro direzionale a Catania c’è già, si trova a Librino ed è di proprietà comunale.
Stranamente Musumeci non ci ha pensato quando ha annunciato che gli uffici decentrati regionali saranno realizzati, nella nostra città, a Nesima, a poca distanza dalla piscina e dal palasport realizzati per le Universiadi del 1997.
Come Argo ha già segnalato, siamo sulle sciare della colata lavica del 1669, un’area che andrebbe salvaguardata e che è destinata a verde pubblico. Un’area, per giunta, di cui proprio la Regione ha chiesto la tutela ed l’inedificabilità nel Piano Paesaggistico. Un’incoerenza difficilmente giustificabile.
Articoli correlati su argocatania.org
Quanto alla ‘dimenticanza’ relativa a Librino, è evidente la contraddizione in cui cadono i nostri amministratori quando, a parole, dichiarano di volerne risolvere i problemi ma non prendono in considerazione di collocarvi uffici importanti come quelli regionali, che garantirebbero una importante integrazione di quest’area al resto della città e darebbero un forte segnale della presenza dello Stato
Dal punto di vista della viabilità, dei parcheggi, dei collegamenti, anche con l’hinterland, Librino rappresenterebbe, inoltre, una scelta ottimale.
Giunge, quindi, quanto mai opportuna la lettera aperta al presidente Musumeci e al sindaco Pogliese, firmata dalla Piattaforma per Librino e da CittàInsieme che pubblichiamo di seguito.
Lettera aperta al Sig. Presidente della Regione Siciliana e
al Sig. Sindaco del Comune di Catania
Vorremmo rivolgere la Sua attenzione su un importante quartiere della Città di Catania, “Librino”. Gode di una posizione strategica invidiabile, facilmente raggiungibile dal resto della città e dai Comuni dell’hinterland, sulla quale sarebbe possibile quindi investire efficacemente operando, ad esempio, decentramenti amministrativi nelle strutture abbandonate che in questo quartiere sorgono copiose e che porterebbero un notevole risparmio dei fitti passivi pagati dalle Pubbliche Amministrazioni, oltre che importanti azioni di riqualificazione del territorio
È anche per queste ragioni che apprendiamo con un certo stupore che il “Centro Direzionale della Regione Siciliana – sede di Catania” verrà realizzato nei prossimi anni nella zona di “Nesima Superiore”, secondo quanto afferma la delibera n. 228 approvata il 27 maggio u.s. dalla Giunta Regionale, recante lo schema di Convenzione tra la Regione medesima ed il Comune di Catania per la concessione del diritto di superficie ad aedificandum su terreni comunali ricadenti in quell’area della nostra città
Due considerazioni, fra le molteplici:
1) l’area individuata dalle parti ricadrebbe in zona sottoposta a tutela del Piano Paesaggistico, dato che in quest’area insiste la colata lavica del 1669, e non edificabile secondo il PRG;
2) Nel Piano di Zona di Librino è previsto che nell’area di Viale Librino debba sorgere un Centro” Direzionale per Uffici Pubblici.
Perché costruire nuove opere anziché riqualificare l’esistente? Dov’è finito l’imperativo categorico del “consumo di suolo zero”
Dopo l’apertura del nuovo Ospedale San Marco, avevamo iniziato a credere ad un’inversione di tendenza della politica che permettesse di abbandonare (finalmente) l’idea di Librino come un mero quartiere dormitorio, attribuendole finalmente quel valore strategico che la sua posizione naturale le riconoscerebbe: Assessorati Comunali, Cittadella delle Forze dell’Ordine, Uffici Giudiziari, nuovo Stadio, Centri Direzionali… darebbero un grande impulso a quest’area della Città, garantendo il giusto mix tra edilizia residenziale e servizi dei quali Librino e i suoi 70.000-80.000 abitanti hanno estremo bisogno e, soprattutto, sfruttando a vantaggio di tutti gli utenti un’area che in termini di viabilità, collegamenti autostradali, parcheggi, collegamenti prossimi con la Metropolitana non ha certamente uguali con altre zone della città. Vantaggi di cui certamente non gode “Nesima Superiore” rispetto alla quale, all’edificazione di un mega Centro Direzionale Regionale corrisponderebbero ulteriori intasamenti di traffico che andrebbero ad aggiungersi a quelli che già oggi impediscono, nelle ore di punta, di compiere un solo passo
Rete Piattaforma per Librino
CittàInsieme