Luciano Nigro, infettivologo e impegnato in progetti di cooperazione internazionale, attualmente in Angola, presidente di Lhive Catania, ci parla di Gino Strada, e di Emergency.
Gino Strada è morto e con lui muore un pezzo della nostra storia, muore un pezzo della storia fatta da uomini che parlano bene e si comportano di conseguenza, e questo perché Gino Strada ha parlato sempre di cose che ha conosciuto perché c’è stato dentro, perché le ha viste e perché avrebbe voluto cambiarle
Gino Strada, nel 1994 è tra i fondatori di “Emergency”, un’associazione umanitaria creata per portare aiuto alle vittime civili delle guerre e della povertà.
Per cui quale modo migliore di raccontare Gino Strada se non raccontando la storia di “Emergency”.
“…….Fin da subito, appena costituita “Emergency” si è impegnata nella promozione dei valori della pace, della solidarietà e del rispetto dei diritti umani.
Nel 2001, avendo chiare quelle che sarebbero state le conseguenze di un intervento armato in Afghanistan, “Emergency” ha chiesto di ripudiare la guerra e nel settembre 2002 ha lanciato la campagna “Fuori l’Italia dalla guerra”.
Sempre nel 2002, con la campagna “Fermiamo la guerra, firmiamo la pace” ha promosso la raccolta firme a sostegno della legge di iniziativa popolare “Norme per l’attuazione del principio del ripudio della guerra sancito dall’articolo 11 della Costituzione e dallo statuto dell’Onu”, depositata alla Camera dei deputati nel giugno 2003.
Nel frattempo, l’Associazione, ha continuato a lavorare per portare cure gratuite e di qualità a chi ne ha bisogno, alle vittime delle mine, della guerra, ma anche della povertà che ne consegue e che spesso compromette un intero Paese anche anni dopo la fine dei conflitti.
In Sierra Leone, in Sudan, in Algeria, in Angola, in Palestina, in Nicaragua, nello Sri Lanka… e anche in Italia, “Emergency ha costruito ospedali, centri chirurgici, centri di riabilitazione, centri pediatrici, posti di primo soccorso, centri sanitari, ambulatori e poliambulatori, ambulatori mobili, un centro di maternità e un centro cardiochirurgico.
Nel 2008 “Emergency” ha elaborato insieme ad alcuni Paesi africani il “Manifesto per una medicina basata sui diritti umani” per rivendicare una sanità basata sull’equità, sulla qualità e sulla responsabilità sociale, dichiarando: il «Diritto ad essere curato» come un diritto fondamentale e inalienabile appartenente a ciascun membro della famiglia umana.
Questi principi sono stati portati avanti fino alla definizione nel 2010 dell’African Network of Medical Excellence una Rete sanitaria d’eccellenza in Africa, che coinvolge 11 Paesi nella costruzione di centri medici di eccellenza con l’obbiettivo di rafforzare i sistemi sanitari nel continente……”
Gino Strada mi mancherà e mancherà a tutte le persone che combattono le ipocrisie e le manipolazioni, la disonestà e la corruzione, l’oppressione e lo sfruttamento degli individui e dei popoli.
Gino Strada si è descritto come un uomo contro la guerra e non come un pacifista, contro la guerra che nasce da “determinazioni” economiche e sociali. E’ nostro dovere non permettere che venga dimenticato.
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