Categories: Eventi

La Pasqua al maschile

Una lettrice ci propone queste considerazioni a proposito della colomba Maschia realizzata dalla pasticceria Pistorio.

Avevamo sperato, a Natale, in una distrazione, un indugiare in luoghi comuni ai quali assistiamo costantemente.

La nota pasticceria Pasubio sforna il panettone Maschio con cioccolato fondente e rum, per sottolineare quanto questi sapori “forti” siano esclusivamente prerogative maschili. Chissà un panettone Femmina che caratteristiche debba avere: delicato, farcito di crema chantilly oppure, via, al massimo cioccolato al latte.

Ed invece eccoci alla sorpresa di Pasqua, la riproposizione di una ottima colomba con i medesimi ingredienti, cioccolato fondente e rum che si presenta con uno splendido nome: Maschia, enormi cartelloni pubblicitari per presentarla e renderla ghiotta ed appetibile.

Eppure, negli ultimi tempi, questi tempi durante i quali i dati dei femminicidi sono impressionanti (dall’inizio dell’anno al 15 marzo sono state uccise 14 donne per mano di uomini a loro molto vicini), si discute molto del declinare al femminile cariche e ruoli professionali ricoperti dalle donne.

La Sindaca, l’avvocata, la ministra, l’architetta, l’ingegnera, più delle volte è uno sforzo, risulta cacofonico, tutti puristi, pronti ad ergersi tutori della lingua italiana, come se il problema fosse questo.

Declinare cariche e ruoli al femminile significa riconoscere un diritto che, ancora oggi, viene costantemente calpestato e non riconosciuto, non sarà certo lo sforzo di declinare al femminile a colmare la diseguaglianza di genere ma il cambiamento che produce è alla portata di tutte e tutti.

La lingua italiana rispecchia il comune sentire, che è per cultura e lessico, fondamentalmente rivolto al maschile, si ritiene che usare la forma maschile aggiunga prestigio al ruolo o alla professione, ma non è giusto che una donna debba “travestirsi” linguisticamente da uomo per avere successo.

Anche la semplice colomba pasquale, dunque, va travestita, a lei l’onere ( o l’onore?) di essere la rivoluzione della lingua italiana.

Argo

View Comments

  • Dite alla pasticceria Pistorio, se è per questo e se ancora non lo sanno, che le donne fumano anche i sigari

Recent Posts

Addio Ognina, il mare non è più di tutti

La battaglia contro la privatizzazione del porticciolo di Ognina sembrava vinta. A maggio dello scorso…

13 ore ago

Alunni con disabilità, il Comune di Catania taglia i fondi per i servizi. Le alternative possibili

In Sicilia si chiamano Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione (ASACOM), in Italia hanno altre denominazioni,…

3 giorni ago

Elena Basile a Catania. I conflitti attuali e la politica dei due pesi e delle due misure.

Felice Rappazzo, docente dell'Università di Catania, ci propone la sintesi di un dibattito avvenuto presso…

5 giorni ago

Ultime sul Ponte. Siamo proprio in buone mani!

Un ‘bellissimo novembre” per il Ponte sullo Stretto, sul quale – in questi ultimi giorni…

6 giorni ago

Mimmo Lucano a Catania, i migranti da problema a risorsa

Offrire agli studenti l’opportunità di ragionare su fenomeni di rilevanza economica che non siano riducibili…

1 settimana ago

Nazra Palestine Short Film Festival, non voltiamo lo sguardo

Tornano su Argo i catanesinpalestina per parlarci della edizione 2024 del Nazra Palestine Short Film…

1 settimana ago