Murate o trasformate in piccole discariche, le aiuole di viale Mario Rapisardi testimoniano quanto la cura del verde sia estranea alla sensibilità della Amministrazione comunale e degli stessi cittadini.
Le foto che oggi pubblichiamo, inviateci da Maria Longhitano, una nostra lettrice, parlano più di mille discorsi.
Non dovrebbero essere queste aiuole il primo posto in cui collocare alcuni dei 2000 alberi previsti dal progetto “democrazia partecipata” di cui Argo ha già parlato?
Partiamo da questi spazi ignorati, trascurati, degradati, tanto più che si trovano in una zona della città molto popolata e lasciata a se stessa, nel disordine e nell’assenza di regole. E poi manutenzione e controllo, altrimenti sarà tutto inutile.
Solo gli extracomunitari si azzardano a pulirle rimettendosi alla generosità dei passanti.A loro va il nostro grazie