Il percorso è già iniziato, con incontri realizzati di recente ed altri in programma per i prossimi mesi.
L’appuntamento del 21 marzo è, ogni anno, il frutto di un lungo lavoro di preparazione e di impegno da parte di molte persone che vi profondono passione e abnegazione.
Si celebra la Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, ufficialmente riconosciuta dalla legge n. 20 dell’8 marzo 2017 che prevede espressamente la promozione, nelle scuole, di “iniziative volte alla sensibilizzazione sul valore storico, istituzionale e sociale della lotta alla mafia.
La manifestazione di quest’anno acquista un valore particolare perchè l’associazione compie 25 anni di attività, un quarto di secolo in cui Libera ha realizzato moltissime iniziative: beni confiscati, memoria, educazione alla corresponsabilità, campi di formazione e impegno, accompagnamento delle vittime, formazione universitaria.
Sono stati anni in cui, tuttavia, le mafie hanno modificato il loro modo di agire diventando più subdole, più invasive e pericolose per le nostre comunità e le nostre economie.
L’azione contro le mafie e la corruzione deve quindi continuamente aggiornarsi ed essere capace di leggere il presente, pur non dimenticando le sue radici storiche.
Quest’anno è Palermo la città dove converranno tutti i ragazzi e le ragazze d’Italia, non solo per leggere il lunghissimo elenco di persone uccise dalla mafia ma anche per testimoniare l’impegno a continuare sulla strada già avviata.
Una città con un vissuto di mafia molto pesante ma che grazie alle molteplici esperienze di resistenza e opposizione è riuscita a raggiungere alcuni traguardi importanti come la confisca alla mafia di beni che vengono restituiti alla collettività e diventano beni comuni.
Palermo è anche la città che nel 2000 ha ospitato l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel corso della quale è stata siglato un trattato multilaterale, la Convenzione ONU contro la criminalità organizzata transnazionale.
Altro e Altrove saranno le parole d’ordine della Giornata di quest’anno. Due parole dense di significati, polisemiche, come ci charisce il sito di Libera.
“L’Altrove è il mondo libero da mafie e corruzione, in cui sono messi al centro i bisogni e i desideri delle persone. L’Altro è tutt’altra cosa rispetto alle mafie, alla loro sete di potere, alla loro violenza brutale, alla loro ingiustizia; tutt’altra cosa rispetto a chi con le mafie ci fa affari.
“Le mafie non sono “altrove”. Sono qui, nelle città che abitiamo; qui con tutta la loro violenza a rubare il nostro futuro. Altrove è invece il posto dove spesso, a causa loro, siamo stati costretti emigrare per studiare, per trovare un lavoro, una casa e tutte quelle possibilità che a Sud ci sono costantemente negate”.
E ancora.
“L’Altro è la persona che ci hanno detto di temere, l’uomo o la donna di cui avere paura, di cui diffidare. L’Altro è invece uguale a noi; è chi viene dall’altra sponda del Mediterraneo in fuga dalla guerra, dall’inquinamento e dalla povertà. E a chi dice che sono queste persone il problema per la nostra sicurezza, noi rispondiamo che in questo Paese sono le mafie a portare morti, violenza e miseria.”
Come sempre Libera dedica molto spazio all’aspetto educativo, ai giovani, perchè “dalle scuole e dalle università può nascere una nuova primavera di riscatto e di bellezza”.
Tra le varie iniziative culturali per celebrare i 25 anni dell’associazione è prevista una staffetta formata da 25 persone che partendo da Padova (città dell’ultimo 21 marzo) porteranno una fiaccola in giro per le piazze d’Italia che in questi anni hanno ospitato la Giornata nazionale, con Palermo come punto di arrivo.
Li hanno chiamati i Tedofori di memoria e di impegno in quanto la staffetta simboleggia il passaggio di testimone come eredità preziosa delle nostre storie di memoria ma anche di valori positivi quali la partecipazione, la condivisione, il rispetto delle regole, la solidarietà, l’amicizia, la corresponsabilità, la lealtà, la conoscenza e il miglioramento dei propri limiti
Non a caso il manifesto che è stato scelto per il 21 marzo raffigura una battigia, con un’onda che si infrange sulla sabbia a rappresentare le tante piccole gocce che mescolandosi insieme diventano mare dirompente e travolgente .
Insieme a Libera, la giornata della memoria e dell’impegno è promossa anche da Avviso Pubblico, una rete di enti locali che si impegnano a promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile.
Tra gli enti locali che sono soci di questa rete troviamo alcuni comuni siciliani, tra cui Catania. Non possiamo fare a meno di interrogarci sull’impegno di promozione della legalità da parte delle varie amministrazioni che si sono succedute, di cui spesso osserviamo e mettiamo in evidenza, come Argo, scelte e interventi non proprio lineari.
Continuare a tenere aperti gli occhi e segnalare le contraddizioni di chi si occupa della cosa pubblica ci sembra un modo per partecipare alla battaglia contro mafie e corruzione.
La battaglia contro la privatizzazione del porticciolo di Ognina sembrava vinta. A maggio dello scorso…
In Sicilia si chiamano Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione (ASACOM), in Italia hanno altre denominazioni,…
Felice Rappazzo, docente dell'Università di Catania, ci propone la sintesi di un dibattito avvenuto presso…
Un ‘bellissimo novembre” per il Ponte sullo Stretto, sul quale – in questi ultimi giorni…
Offrire agli studenti l’opportunità di ragionare su fenomeni di rilevanza economica che non siano riducibili…
Tornano su Argo i catanesinpalestina per parlarci della edizione 2024 del Nazra Palestine Short Film…