Un prezioso contributo per la riscoperta di un evento molto significativo per la storia della nostra città e del territorio etneo ci viene dall’ultimo lavoro pubblicato da Antonio De Luca nel suo sito Passione Etna.
Con animazioni appositamente costruite e riprese dei siti citati ma soprattutto con l’utilizzo di una grafica molto efficace, il documentario dal titolo “Etna 1669: cronaca di una rovina”, ci fa rivivere quasi in presa diretta la grande eruzione che portò la lava fin dentro le mura della città.
Particolarmente intensa era stata l’attività del vulcano nella prima metà di quel secolo; alle lunghe e ripetute fuoriuscite di lava erano seguiti anche movimenti tellurici che avevano indotto gli abitanti di Nicolosi a lasciare le loro case.
De Luca si sofferma poi sulle diverse fasi di sviluppo dell’eruzione del 1669, a partire dal momento dell’apertura delle bocche eruttive, ricordando i paesi che rimasero sommersi dall’enorme quantità di materiale lavico emesso: Malpasso (ricostruito col nome di Belpasso) e Misterbianco, solo per ricordare i principali.
Infine l’arrivo alle porte di Catania, con la lava contenuta per un certo tempo dalle mura che difendevano la città, e poi con la sua penetrazione al loro interno.
Per fortuna ormai la spinta era in via di esaurimento anche se sufficiente a prosciugare completamente il Lago di Nicito, lungo l’asse della strada che ne ricorda oggi il toponimo; a danneggiare un’ala del Monastero dei Benedettini; a circondare completamente il Castello Ursino, allora in riva al mare e che tuttavia con le sue possenti mura riuscì a resistere, e a continuare la sua corsa all’interno del mare per oltre un chilometro.
Guardando il video, non è difficile immaginare le sensazioni che deve aver suscitato nelle genti dell’epoca, non solo siciliane, un avvenimento di tale portata.
Come preannunciato dallo stesso De Luca, aspettiamo con ansia la pubblicazione della seconda parte di questo documentario, che descriverà più nel dettaglio le conseguenze che questa vicenda ha avuto sulla storia della città e del territorio.
Il filmato è bellissimo, complimenti! Se si potesse correggere la parola “arruffare” …..