E’ Rachkoskij, personaggio del romanzo di Umberto Eco ‘Il cimitero di Praga’, a cui l’autore fa dire parole che suonano di una impressionante attualità.
Fatte le dovute proporzioni, fanno riflettere su tutte le situazioni analoghe e quindi sulla presente situazione italiana.
E ben si attagliano alle posizioni di tutto il centro destra (ma forse ormai si deve parlare di destra e basta), egemonizzato dal Truce leader della Lega ladrona.
“Io non voglio distruggere gli ebrei, oserei dire che gli ebrei sono i miei migliori alleati. Io sono interessato alla tenuta morale del popolo russo e non desidero (o non desiderano le persone che intendo compiacere) che questo popolo diriga le sue insoddisfazioni verso lo zar.
Dunque gli occorre un nemico.
Inutile andare a cercare il nemico, che so, tra i mongoli o tra i tartari, come hanno fatto gli autocrati di un tempo. Il nemico, per essere riconoscibile e temibile, deve essere in casa o alla soglia di casa. Ecco perché gli ebrei (ma anche gli immigrati, ndr.).
La divina provvidenza ce li ha dati, usiamoli, perdio, e preghiamo perché ci sia sempre qualche ebreo (ma anche qualche immigrato, sempre ndr.) da temere e da odiare.
Occorre un nemico per dare al popolo una speranza. Qualcuno ha detto che il patriottismo è l’ultimo rifugio delle canaglie: chi non ha principi morali si avvolge di solito in una bandiera, e i bastardi si richiamano sempre alla purezza della loro razza.
L’identità nazionale è l’ultima risorsa dei diseredati. Ora il senso dell’identità si fonda sull’odio, sull’odio per chi non è identico. Bisogna coltivare l’odio come passione civile.
Il nemico è l’amico dei popoli. Ci vuole sempre qualcuno da odiare per sentirsi giustificati nella propria miseria. L’odio è la vera passione primordiale. E’ l’amore che è una cosa anomala. Per questo Cristo è stato ucciso: parlava contro natura.
Non si ama qualcuno per tutta la vita (…). Invece si può odiare qualcuno per tutta la vita. Purché sia sempre là a rinfocolare il nostro odio.
L’odio
scalda il cuore.”
La battaglia contro la privatizzazione del porticciolo di Ognina sembrava vinta. A maggio dello scorso…
In Sicilia si chiamano Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione (ASACOM), in Italia hanno altre denominazioni,…
Felice Rappazzo, docente dell'Università di Catania, ci propone la sintesi di un dibattito avvenuto presso…
Un ‘bellissimo novembre” per il Ponte sullo Stretto, sul quale – in questi ultimi giorni…
Offrire agli studenti l’opportunità di ragionare su fenomeni di rilevanza economica che non siano riducibili…
Tornano su Argo i catanesinpalestina per parlarci della edizione 2024 del Nazra Palestine Short Film…