Dalla Sicilia al Piemonte, Sant’Agata viene venerata un po’ ovunque ed anche scelta come patrona.
In provincia di Vercelli, è la patrona di Santhià, città che proprio da lei prende il nome (Sanctae Agathae) e dove viene festeggiata il 5 febbraio con un antico rito che prevede l’offerta di ceri.
Per l’offerta del cero ogni confraternita o associazione viene accompagnata dalla banda musicale cittadina nel duomo, intitolato appunto a Sant’Agata.
Sul sito della ‘proloco’ leggiamo che “secondo fonti storiche la primigenia chiesa di Sant’Agata fu fatta edificare dalla regina Teodolinda, che trasferì al suo interno le reliquie della martire catanese”, e fu la loro presenza, probabilmente, a fare di Santhià un rilevante luogo di sosta lungo la via francigena.
Dell’antichissima chiesa non resta nulla, anche se all’esterno dell’abside sono murati due frammenti di marmo bianco, il primo dei quali (databile al sec VIII) reca incisa la parte terminale di un’iscrizione dedicatoria a un martire da parte di un ecclesiastico di nome Vvalpertus (o Alpertus).
Della successiva costruzione, realizzata in stile romanico dopo il disastroso terremoto che colpì la città all’inizio del XII secolo, rimangono la cripta e il campanile della chiesa, mentre ad epoche più recenti risalgono affreschi, quadri e statua che narrano il martirio e la glorificazione della Santa.
Degli affreschi realizzati in Val di Sole da una famiglia di pittori itineranti del XV-XVI, i Baschènis, Argo ha già parlato. Così come dei circa duecento manoscritti del V secolo con gli atti della Santa, diffusi su tutto il territorio nazionale e anche oltralpe.
Il culto di Agata, venerata come protettrice dei terremoti, oltre che delle eruzioni vulcaniche, si è rafforzato dopo eventi sismici anche recenti, come è avvenuto in questi anni in Umbria, ad esempio nella chiesa trecentesca a lei intitolata a Perugia.
Agata è anche patrona delle madri che allattano e delle balie e viene invocata contro ogni malattia del seno, tutti attributi che rendono ovunque vivo e attuale il suo culto.
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