Il tribunale del riesame ha fatto cadere le accuse contro l’equipaggio della nave Acquarius, ‘colpevole’, secondo la Procura di Catania, di aver smaltito in modo non corretto gli indumenti indossati dai migranti, che, con una certa fantasia, erano stati considerati fonte di trasmissione di virus o agenti patogeni contratti durante il viaggio.
Conseguentemente, l’agenzia marittima coinvolta nell’inchiesta è stata autorizzata a riprendere regolarmente le sue attività e le sono state restituiti 200 mila euro.
E’ stato così accolto integralmente il ricorso del principale indagato, l’agente marittimo, accusato di aver smaltito illegalmente rifiuti pericolosi provenienti in prevalenza dalla nave.
A suo tempo, Karline Klejer, responsabile di Medici Senza Frontiere, che, con SOS Méditerranée, ha promosso l’attività umanitaria della nave nel Mediterraneo, disse: “veniamo accusati di far parte di un’organizzazione criminale finalizzata al traffico di rifiuti. È l’estremo, inquietante e strumentale tentativo di fermare a qualunque costo la nostra attività di ricerca e soccorso in mare”.
In effetti, il Procuratore catanese aveva già dimostrato grandi perplessità sul ruolo delle ONG (organizzazioni non governative) definendo le navi che nel Mediterraneo provavano a rendere meno drammatico il conto dei migranti morti “taxi del mare” (una definizione molto apprezzata da Salvini e Di Maio).
Erano stati addirittura ipotizzati collegamenti fra ONG e trafficanti di uomini.
Anche in quel caso, però, i giudici delle indagini preliminari bocciarono le ipotesi accusatorie.
Siamo, perciò, di fronte a un’ennesima smentita, si potrebbe dire “a due buchi nell’acqua”.
Come sintetizzò Enrico Mentana, quando iniziò la seconda inchiesta, “ll procuratore di Catania Zuccaro era partito un anno e mezzo fa con la denuncia di un complotto tra Ong e trafficanti di uomini, ai fini anche di minare l’economia italiana e non è riuscito a cavare un ragno dal buco. Ora parte con una nuova battaglia contro Medici senza Frontiere che seminerebbe malattie attraverso i rifiuti delle sue navi di migranti. Se alla fine di questo viaggio nelle accuse senza riscontro dovesse finalmente indagare su chi invece semina intolleranza e paura, rischierebbe di incriminare se stesso”.
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Con tutto il rispetto dovuto ai migranti bisognosi di lavoro ed aiuto, va rispettato per primo il Magistrato Zuccaro che ha combattuto e speriamo continui a combattere, chi usa i migranti per arricchirsi o per mantenere erogazioni di nostro denaro e posti di lavoro precario assistenziale in loro favore ma non certo produttivi per l’economia nazionale.
Zuccaro è evidentemente un pessimo magistrato, ossessionato dalle ONG che svolgono, come tutti sappiamo, un preziosissimo lavoro di monitoraggio della situazione delle migrazioni nel Mediterraneo e di salvataggio di vite umane.
È un pessimo cristiano, che cerca la ribalta della cronaca con queste operazioni che, essendo prive di fondamento, si traducono sistematicamente in smentite da parte dei colleghi.
Speriamo si stanchi presto anche se il grave danno (la scomparsa delle ONG nel Mediterraneo) lo ha già determinato.
Finora il Magistrato Zuccaro ha combattuto e continua a combattere i quadri mafiosi ed anche quelli politico-affaristi che continuano rovinare Catania. Forse l’anonimo “Massimo” non riflette che lo sbarco di migranti al porto faceva comodo e continuerebbe a farlo a chi ne utilizza le banchine a proprio vantaggio e teme che vengano utilizzate per fini turistici fastidiosi a chi le usa per fini mercantili dove operano anche ditte sotto indagini ed sequestri della DIA ?