I bambini affollano da anni gli spazi di Takità Kum, l’associazione di promozione sociale che opera a Librino con l’intento di “sviluppare percorsi di integrazione e prevenzione per minori e di sostegno alla genitorialità”.
I piccoli ospiti giocano, fanno i compiti, seguono laboratori creativi e attività sportive, secondo la fascia di età.
Per quelli da zero a tre anni c’è anche l’asilo nido, dove i piccoli trovano personale qualificato, perchè il Centro non si basa solo sul volontariato (sempre ben accetto) ma si è lanciato in una sfida ‘imprenditoriale’ e assume psicologici, maestri, educatori con adeguata competenza.
I finanziamenti provengono in parte dalla Caritas, in parte dalla partecipazione ai bandi di varie Fondazioni.
Da qualche anno è cresciuto lo spazio dedicato alle mamme.
Mamme sempre più giovani, spesso minorenni, che cercano di capire come fronteggiare i problemi piccoli e grandi dei loro bambini, dal ciuccio al biberon, dall’apprendimento del linguaggio al rispetto delle regole.
Per loro sono stati organizzati, negli ultimi due anni, degli incontri di formazione e di confronto. E loro hanno gradito, sono state contente di imparare a stare con i figli, a giocare con loro, a gestire le loro piccole crisi.
Un partenariato con la Asl ha consentito di effettuare anche alcuni incontri sui disturbi alimentari e sull’obesità. E le mamme hanno imparato a scegliere cibi sani, a fare la spesa in modo intelligente, a cambiare stile alimentare e stile di vita.
Da novembre è partito un progetto nuovo, “un arcobaleno per le mamme”, che prevede una serie di incontri di preparazione al parto.
Le giovanissime mamme di Librino verranno affiancate, nel percorso che precede e segue la nascita del bambino, da pediatri, puericultrici, psicologi, e potranno vivere più consapevolmente l’esperienza della gravidanza a partire dalla comprensione dei cambiamenti fisici ed emotivi che essa determina.
E poi, le prime cure del neonato, la delicata fase dell’allattamento, l’importanza del contatto corporeo con il bambino, il babywearing, la prevenzione di eventuali fasi di emergenza e persino corsi di avvicinamento alla musica per i piccoli neonati.
Un ampio progetto che, coinvolgendo le mamme, prepara una cura più consapevole dei nascituri.
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L’iniziativa è infatti sostenuta dalla Fondazione “Parole di Lulù” che ogni anno – come Argo ha già scritto – con una “adozione da vicinanza”, sceglie e finanzia un progetto significativo a favore di bambini, soprattutto se in situazione di disagio
La Fondazione è stata creata dal cantautore Niccolò Fabi e dalla sua compagna, fotografa e pittrice di origine iraniana, Shirin Amini, all’indomani della improvvisa perdita della piccola figlia Lulù, colpita – a meno di 2 anni – da una meningite fulminante.
Quest’anno ‘L’angolo di Lulù’ ha sede in viale Moncada, a pochi metri dal cosiddetto ‘palazzo di cemento’.
Un ulteriore incoraggiamento, per il Talità Kum, a proseguire il proprio impegno a favore dei più deboli affrontando l’emergenza educativa che caratterizza in particolare le periferie ma contraddistingue purtroppo, sempre di più, tutto il nostro tempo.