Categories: Guerra/pacePolitica

Flyer, come sprecare 14 milioni di euro

Quattro milioni e mezzo di euro per acquistare 9 veicoli militari dagli USA.
Un costo non indifferente, già lievitato rispetto al 2015 quando si prevedeva una spesa di circa tre milioni e novecento euro, una cifra comunque notevole, giustificata nel  “quadro dell‘Esigenza Operativa Potenziamento delle capacità Operazioni Speciali dell’Esercito”. Con previsione di comprarne, a breve, altri 18.
Il Ministero della Difesa, che ha deciso l’acquisto di questi mezzi, i Flyer, ne evidenzia le caratteristiche positive, tra cui l’elevata potenza di fuoco. E poi la capacità di ricognizione speciale a lungo raggio, l’elevata mobilità, le ottime prestazioni su terreni impervi, la possibilità di essere velocemente caricati e scaricati da aerei ed elicotteri.
Perfetti, insomma, per azioni militari in luoghi proibitivi.
Ma noi non (sic!) siamo impegnati in azioni militari ma solo in missioni internazionali ‘umanitarie’, spesso sotto la bandiera Nato, che è comunque un’organizzazione militare in cui gli Stati Uniti hanno un ruolo determinante.
Guarda caso, il Flyer è un veicolo selezionato dalle forze speciali USA e permetterebbe quindi una “interoperabilità in operazioni congiunte”. In Italia è assegnato al 9° reggimento di assalto paracadutisti “Col Moschin” e già due incursori di questo reggimento hanno frequentato negli Stati Uniti d’America un corso di formazione su questo mezzo d’assalto veloce.
Un acquisto, quindi, in funzione di una più stretta collaborazione, subalterna, all’esercito USA?
Ancora. Non stiamo anche in questo caso finanziando l’industria bellica americana? E’ infatti statunitense il colosso, General Dynamics, che ha progettato e produce i Flyer.

Lo abbiamo fatto e lo facciamo con l’acquisto di droni Predator (380 milioni di dollari) e dei caccia bombardieri F35 (già spesi 3,5 miliardi di euro), aprendo voragini nel biancio dello stato, sulla base di decisioni e programmi spesso non sottoposti all’approvazione del Parlamento.
E pazienza se la nostra Costituzione “ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” (art.11).
Quanto alla somma complessiva destinata ai Flyer (9 + 18), circa 14 milioni, siamo sicuri che non potrebbero essere utilizzati meglio (ad esempio per asili, prestazioni sanitarie, servizi sociali)?
A questo link, alcuni dubbi sulla scelta del mezzo, e sul suo costo, in una chat del Portale Difesa.

Argo

View Comments

  • Una ennesima porcheria di questi governi mai eletti da noi in Parlamento. Un ennesimo svuotamento delle nostre tasche semivuote. Un ennesimo danno per le gravi ed urgenti necessità della nostra Patria amata tuttora solo a parole.

Recent Posts

Addio Ognina, il mare non è più di tutti

La battaglia contro la privatizzazione del porticciolo di Ognina sembrava vinta. A maggio dello scorso…

12 ore ago

Alunni con disabilità, il Comune di Catania taglia i fondi per i servizi. Le alternative possibili

In Sicilia si chiamano Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione (ASACOM), in Italia hanno altre denominazioni,…

2 giorni ago

Elena Basile a Catania. I conflitti attuali e la politica dei due pesi e delle due misure.

Felice Rappazzo, docente dell'Università di Catania, ci propone la sintesi di un dibattito avvenuto presso…

4 giorni ago

Ultime sul Ponte. Siamo proprio in buone mani!

Un ‘bellissimo novembre” per il Ponte sullo Stretto, sul quale – in questi ultimi giorni…

6 giorni ago

Mimmo Lucano a Catania, i migranti da problema a risorsa

Offrire agli studenti l’opportunità di ragionare su fenomeni di rilevanza economica che non siano riducibili…

1 settimana ago

Nazra Palestine Short Film Festival, non voltiamo lo sguardo

Tornano su Argo i catanesinpalestina per parlarci della edizione 2024 del Nazra Palestine Short Film…

1 settimana ago