Nell’odierna campagna elettorale, caratterizzata da roboanti promesse di vario genere, spicca l’assordante silenzio sul problema della disabilità.
Ce lo ricorda Simonetta Cormaci, sempre attenta al riconoscimento dei diritti dei disabili, invitandoci a rileggere l’articolo di Francesco Riccardi sull’Avvenire del 18 gennaio scorso, “Tante promesse e un vero scandalo. Invalidi dimenticati“ e a diffondere l’appello lanciato dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
Riccardi non lamenta soltanto l’esiguità della pensione riservata agli invalidi, pari a 282 euro, importo di gran lunga inferiore rispetto alle pensioni minime oggi richieste o promesse da molti partiti. A determinare la condizione di impoverimento e marginalizazione delle persone disabili non è solo l’aspetto economico .
Ecco perchè la FISH, in una nota riportata sul blog Superando.it, sottolinea come siano soprattutto “l’abbandono e la lentezza delle politiche per la disabilità” a dimostrare “l’assenza di una visione inclusiva della nostra società”.
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Mancano un piano per la non autosufficienza di persone con necessità di supporto intensivo, interventi seri che valorizzino coloro che si prendono cura delle persone gravemente inferme che si trovano in casa, misure di welfare aziendale e di flessibilità lavorativa per evitare ai familiari, soprattutto donne, di dover abbandonare il lavoro per assistere tali soggetti.
Soprattutto occorre rivedere, secondo la FISH, i percorsi di riconoscimento della condizione di disabilità in modo da uscire dal pregiudizio che considera le persone con disabilità dei potenziali truffatori o dei furbetti da cui guardarsi.
Su queste e altre spinose questioni la FISH ha pubblicato un Appello rivolto a tutte le forze politiche per “Bandire la segregazione, combattere l’abbandono, dare concretezza all’uguaglianza delle opportunità e all’inclusione sociale” chiedendo un impegno non episodico nella direzione delle politiche e dei servizi inclusivi, con proposte concrete per la soluzione di questi problemi.
In Italia la cosa più grave della scarsezza di denaro per i disabili, è la ricchezza di emolumenti per i politici. Altra pesante vergogna per tutta la classe politica al potere, senza distinzione di partito!