Si spera, a breve, di ripetere il successo inaspettato del corso di Canto gregoriano organizzato a Catania nella primavera del 216 e concluso con soddisfazione di docenti e discenti.
La seconda edizione di Jubilate Deo si svolgerà nell’ultima settimana di ottobre, dal 23 al 28 del mese.
Una iniziativa culturale di alto livello, interessante anche dal punto di vista storico, considerato che il canto gregoriano nacque nel Medio Evo nei monasteri, quando ancora non erano nemmeno nate le trascrizioni dei suoni che oggi chiamiamo ‘note’.
Chi ha coraggiosamente preso l’iniziativa di proporre questo corso nella nostra città è stato, nel maggio 2016, il musicista Franco Lazzaro, compositore e produttore, reduce dalle esperienze di analoghi corsi fatte ad Assisi. Quanto mai, a suo parere, significative e formative.
Si è buttato così nell’avventura, trovando la disponibilità e il sostegno di Gaetano Zito, vicario episcopale per la cultura e rettore della chiesa di San Nicola, e di Mariella Milone, docente di pianoforte presso il Conservatorio di Messina.
Articoli correlati su argocatania.org
La sede del corso, anche quest’anno, sarà il Monastero San Benedetto in via Crociferi, sede dall’alto valore simbolico, considerato che furono proprio i monasteri benedettini la culla del gregoriano.
L’invito a partecipare è rivolto a tutti, per chi inizia non è infatti necessaria alcuna precedente cultura musicale.
Nello scorso anno il corso è stato frequentato, non solo da ‘addetti ai lavori’ come direttori di coro, musicisti e religiosi, ma anche persone ‘normali’, professionisti, studenti e persino un’attrice desiderosa di lavorare sul controllo della voce.
Il canto gregoriano, oltre all’aspetto liturgico, apre orizzonti e punti di osservazione diversi; le possibili ricadute su altri generi musicali ce lo fanno ritrovare citato e apprezzato anche da grandi musicisti come Ennio Morricone e Riccardo Muti.
Il maestro Morricone in particolare in una intervista, alla domanda su quanto sia stato importante nella storia della musica il canto gregoriano, risponde: «Nella musica occidentale fu essenziale. L’anno zero. Se non si fosse partiti da lì, non sarebbe potuta probabilmente svilupparsi la polifonia, il contrappunto, l’armonia, le prime forme musicali “sacre”, il mottetto e via dicendo… Il canto gregoriano si lega alla storia della nostra cultura europea e ne costituisce importanti radici musicali».
Proprio per approfondire, con chi fosse interessato, il significato che può avere oggi lo studio e l’apprendimento del gregoriano, oltre che per presentare i dettagli del corso, Lazzaro ha organizzato un incontro pubblico, gratuito e aperto a tutti.
Si svolgerà sabato 14 Ottobre, alle ore 16, presso il monastero delle Benedettine, sede del corso, in via Crociferi, di fronte all’entrata della chiesa di San Benedetto, accanto alla scalinata Alessi.
Entro il 20 ottobre si dovrà invece effettuare l’iscrizione e pagare il previsto acconto, come indicato nella Brochure, che si può vedere o scaricare a questo link.
Nella settimana dal 23 al 28 partiranno sia il secondo anno del triennio iniziato nel maggio 2016 sia il primo anno di un nuovo triennio, nella prospettiva di proseguire questa esperienza e di darle continuità.
A chiusura del corso, venerdì 27 ottobre 2017 ore 20.30, avrà luogo il concerto di Canto Gregoriano, nella Chiesa di San Benedetto .
Nella stessa sede, alle ore 11 di sabato 28, sarà celebrata la Messa in Canto Gregoriano presieduta da Vincenzo Di Gregorio, preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra. Una presenza importante, un riconoscimento dell’iniziativa da parte di questo prestigioso Istituto, che si aggiunge ad altri enti patrocinatori come la Libreria Editrice Vaticana e la sezione Italiana dell’Associazione Internazionale Studi di Canto Gregoriano.
In entrambe le occasioni l’organo sarà suonato da Paolo Cipolla e il coro sarà formato dagli stessi corsisti.
Media partner, anche per quest’anno, è Officine Culturali.
La battaglia contro la privatizzazione del porticciolo di Ognina sembrava vinta. A maggio dello scorso…
In Sicilia si chiamano Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione (ASACOM), in Italia hanno altre denominazioni,…
Felice Rappazzo, docente dell'Università di Catania, ci propone la sintesi di un dibattito avvenuto presso…
Un ‘bellissimo novembre” per il Ponte sullo Stretto, sul quale – in questi ultimi giorni…
Offrire agli studenti l’opportunità di ragionare su fenomeni di rilevanza economica che non siano riducibili…
Tornano su Argo i catanesinpalestina per parlarci della edizione 2024 del Nazra Palestine Short Film…