Tenta la carta della comunicazione diretta con i cittadini Enzo Bianco, e lo fa aprendo una ‘diretta’ su Facebook per rispondere ‘in tempo reale’ alle loro domande.
In un’ora di intervento il sindaco ha risposto – inizialmente – ad interrogativi arrivati prima dell’inizio del collegamento e – successivamente – alle domande avanzate via via dai cittadini, solo ad alcune, selezionate non si sa con quali criteri.
A molti altri quesiti non ha neanche provato a rispondere, tra l’altro a quelli posti da Argo Catania, due questioni molto specifiche. Una su Villa Fazio a Librino, da più di un anno in attesa di riassegnazione ma tuttora gestita da chi non ne avrebbe titolo. Un’altra sulla richiesta di ampliamento della concessione del porticciolo di Ognina da parte de La Tortuga, vale a dire sul crescente accaparramento privato di un bene pubblico di notevole valore storico e paesaggistico..
Perchè Argo ha scelto questi temi? Non c’erano altri problemi più generali e più gravi? Sì, c’erano, ma temi generali si prestano a risposte spesso generiche.
E noi volevamo sottoporre al sindaco situazioni particolari, circoscritte, ma caratterizzate da comportamenti illegittimi che gli amministratori hanno la responsabilità di individuare e sanzionare, laddove spesso – più o meno consapevolmente – li assecondano.
Bianco, nella sua ‘diretta’, ha fatto un intervento da mattatore, affrontando le questioni in modo da mettere in evidenza quello che “io ho fatto”, e ampliando il discorso con riferimenti vari pur che servissero a dare una buona immagine di sé.
La Catania che emerge dalle sue parole non è, però, la città di cui viviamo giornalmente le contraddizioni. E’ una città ‘immaginata’, una città che verrà.
Su nodi cruciali come il trasporto pubblico urbano e la raccolta dei rifiuti, il sindaco, più che giustificare o spiegare la drammatica situazione attuale, si è proiettato sulle prospettive future, sui nuovi autobus che arriveranno ‘a breve’ consentendo di ripristinare un servizio efficiente, sul bando prossimo venturo che garantirà la raccolta differenziata in tutto il territorio cittadino e i relativi risparmi sulla tariffa.
Dopo quasi quattro anni di sindacatura si insiste sulle responsabilità delle passate amministrazioni, ma nulla viene detto sulle cause dello sfascio attuale dell’AMT, né sui motivi per cui il vecchio appalto, scaduto, per la raccolta dei rifiuti è stato prorogato fino a un mese fa. Silenzio anche sulla sperimentazione di raccolta differenziata in una parte della città.
Lo stesso approccio vale per altri temi proposti dai cittadini, come quello della pista ciclabile. Nessuna criticità. Bianco valuta positivamente la “bellissima” pista del lungomare e si proietta su altre piste da realizzare a Librino, dove “faremo delle cose di straordinaria bellezza e di grande importanza”. Come se le piste ciclabili e il verde di Librino non fossero già previsti dal progetto di Kenzo Tange degli anni settanta, e in parte realizzati (anche se poi abbandonati a se stessi) nelle spine verdi.
Più facile dichiararsi disponibili a sistemare un semaforo che non funziona. O pronto ad intervenire contro eventuali fenomeni di abusivismo che vengano segnalati, quasi che ci fosse bisogno di particolari segnalazioni per un fenomeno così diffuso nel nostro territorio, in tanti settori.
Anche a proposito dei parcheggiatori abusivi Bianco si proietta sul futuro. “Non avevamo strumenti, adesso c’è un decreto legge (neanche a dirlo sollecitato da lui…) che ci permette di intervenire e lo faremo….”
Faremo importanti interventi di manutenzione sulle strade, faremo interventi nelle periferie, “dove si gioca il futuro della città”.
E poi progetti sulle ferrovie, sul turismo e via discorrendo.
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E' l'ultima trovata di Bianco per tentare di continuare a prendere per i fondelli i cittadini disattenti al suo operato.
la tracotanza e la volgarità di questo sindaco non hanno limiti. E' solo riuscito a gabbare una città ed a far credere di essere un amministratore capace. Perchè non manda a casa la schiera di avvocati che paga con le finanze pubbliche per gestire il comune ? Ha ridotto Catania una fogna . E' degno d'essere cacciato via.