Così accanto al “normale” degrado, cui le diverse amministrazioni ci hanno abituato nei confronti di quello che dovrebbe essere un meraviglioso polmone verde della Città, si è aggiunta la costruzione, e il successivo abbandono, di un impianto del quale si poteva tranquillamente fare a meno.
A denunciare tutto ciò “La città felice” e la rete di associazioni “La Ragna Tela”. Ma procediamo con ordine.
Nel 2014 (sindaco Stancanelli) la società 5 Nodi si aggiudicò il bando di gara per la realizzazione e la gestione di percorsi sugli alberi del boschetto. Un progetto, peraltro, condiviso dall’attuale amministrazione.
A poco valsero a suo tempo le proteste delle associazioni, come ha ricordato in una conferenza stampa, Mirella Clausi, che contestavano la costruzione di una struttura che avrebbe aggravato le già difficili condizioni del boschetto legate alla fragilità della vegetazione, in particolare per la diffusa presenza di parassiti xilofagi che corrodono il legno.
Per la realizzazione dei percorsi del parco avventura la ditta vincitrice ha ottenuto un compenso di 60.000,00 euro, mentre in cambio della gestione della struttura la ditta si è impegnata a farsi carico, per dodici anni (cioè per l’intera durata della gestione) degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del verde del boschetto, per per un valore medio annuo di 30.000,00 euro.
I lavori sono stati ultimati nel settembre del 2016 e collaudati nel dicembre 2016; vale la pena ricordare che i responsabili della 5 Nodi avevano dichiarato che nel maggio 2015 il percorso sarebbe stato completato.
In questo contesto la ditta vincitrice non gestisce l’impianto, né, ovviamente, si fa carico degli interventi di manutenzione del verde. Interessante, in questo contesto, quanto dichiarato a Meridionews da Emilio Lucifora, uno dei soci della 5 Nodi, “il parco divertimenti è ancora chiuso perché si sta aspettando l’autorizzazione da parte del Comune”.
Non sappiamo se risponda al vero o meno, si sa, però, che più volte le associazioni riunite nella Ragna Tela hanno tentato inutilmente di interloquire con l’amministrazione comunale.
In particolare, nel giugno del 2016 è stata fatta richiesta di accesso agli atti per visionare i nulla osta relativi alla realizzazione del parco avventura chiedendo anche se questi nulla osta fossero stati allegati al progetto presentato dalla ditta aggiudicataria.
Gli atti non sono mai stati acquisiti e una nuova richiesta è stata inviata, in questi giorni, alla dottoressa Liotta.
Indetta la conferenza stampa, Lara Riguccio dirigente del servizio Progettazione e Lavori per il Verde ha contattato Mirella Clausi e si è mostrata disponibile a confrontarsi sullo “stato dell’arte”. Maglio tardi che mai, sperando di non essere fuori tempo massimo.
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