Cosa fa per restare quanto più è possibile in contatto con loro? Non si limita ad utilizzare i moderni strumenti di comunicazione, dal telefono a Skype. Fa di più. Crea un blog.
Marina, la nonna in questione, è persona di fantasia, ha sempre amato inventare canzoni, racconti e filastrocche. Lo ha fatto da bambina per il piacere di creare, lo ha fatto da mamma per i suoi figli bambini, adesso prova a farlo ancora, da nonna per i nipotini. E visto che sono lontani, pubblica i suoi racconti e i suoi versi sul blog “Rime e storie”, appositamente realizzato
“Rime a distanza e storie in sichitanza”, questo il sottotitolo scelto da Marina, non certo per sfoggiare un compiaciuto richiamo al folclore della lingua locale. Le è sembrato piuttosto che questa espressione intensa del dialetto potesse esprimere al meglio l’idea di continuità, con cui cercare di colmare la “nostalgia della frequenza quotidiana”.
Questa “nonna lontana” non è ancora soddisfatta dei risultati. Si interroga su come siano i bambini di oggi, che vivono in tempi “accelerati”, sottoposti a stimoli molteplici e diversi da quelli di alcuni decenni addietro. Si interroga sui tempi sempre più limitati che gli stessi genitori riescono a dedicare ai figli, anche solo per leggere insieme una storia o una filastrocca, o per indurli ad esprimere, con un disegno, la propria reazione ad un racconto.
Ma non si scoraggia. Vuole andare avanti, innanzi tutto per se stessa, per coltivarsi, per essere spronata a scrivere ancora, ma anche a leggere letteratura contemporanea per l’infanzia. Vuole capire come rimaneggiare testi che ha scritto molti anni fa, in modo da renderli più attuali.
Il blog è quindi in via di definizione, è ancora una scatola da riempire, i contenuti possono divenire più ricchi e più complessi, il modo di porgere gli argomenti può essere reinventato.
Un domani, perchè no, potrebbe diventare uno strumento per altre nonne, altre mamme o anche insegnanti di scuola materna o prime classi delle elementari.
Uno strumento utile per creare interesse, ad esempio verso la natura, o per richiamare ad alcuni valori, come la disponibilità verso gli altri.
“Anche in questo tempo di trasformazioni e cambiamenti epocali” scrive Marina nella pagina in cui si presenta “gli adulti non debbano rinunciare a proporre i loro convincimenti, la propria visione del mondo, punti di vista, opinioni e conoscenze, e soprattutto se stessi”.
Ad arricchire il blog sono chiamati gli stessi bambini, soprattutto con i loro disegni. Non solo i nipoti di Marina ma anche altri giovanissimi pittori in erba, i cui schizzi saranno benvenuti.
Ce ne sono già alcuni nella Galleria, realizzati per lo più da Vincenzo, un bambino di sette anni.
Chi volesse contattare Marina o inviarle qualche disegno, può farlo utilizzando l’apposita pagina del blog o la mail nonnamarina@rimeestorie.it
La battaglia contro la privatizzazione del porticciolo di Ognina sembrava vinta. A maggio dello scorso…
In Sicilia si chiamano Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione (ASACOM), in Italia hanno altre denominazioni,…
Felice Rappazzo, docente dell'Università di Catania, ci propone la sintesi di un dibattito avvenuto presso…
Un ‘bellissimo novembre” per il Ponte sullo Stretto, sul quale – in questi ultimi giorni…
Offrire agli studenti l’opportunità di ragionare su fenomeni di rilevanza economica che non siano riducibili…
Tornano su Argo i catanesinpalestina per parlarci della edizione 2024 del Nazra Palestine Short Film…