Un presepe diverso dagli altri. Un presepe incompleto per scelta.
E’ quello realizzato nella parrocchia Crocifisso della buona morte, una parrocchia che accoglie tutti, transessuali, prostitute, musulmani, … E che – proprio per questo – vuole ricordare quanto sia inadeguata l’accoglienza di cui siamo capaci.
Possiamo commuoverci al ricordo di Gesù bambino deposto in una mangiatoia, se non ci commuoviamo davanti alla sofferenza dei nostri fratelli più fragili, i migranti, i senza dimora?
Non basta cantare “Tu scendi dalle stelle” per essere e sentirsi cristiani.
Ecco perchè Pippo Gliozzo e i suoi parrocchiani hanno scritto accanto al loro abbozzo di presepe: “Lavori allestimento presepe sospesi. Saranno completati quando ci attrezzeremo ad accogliere chi è ‘al freddo e al gelo‘”.
Articoli correlati su argocatania.org
Ed ecco i volti dei migranti e dei profughi, ecco chi, senza dimora, trova asilo all’ombra di questo presepe.
Un richiamo forte per una città che accoglie solo a parole e resta indifferente davanti al dramma di chi viene abbandonato e respinto. Come era accaduto a Cristo, di cui
l’evangelista dice (Giov 1, 11) “Venne tra i suoi e i suoi non l’hanno accolto”.
La battaglia contro la privatizzazione del porticciolo di Ognina sembrava vinta. A maggio dello scorso…
In Sicilia si chiamano Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione (ASACOM), in Italia hanno altre denominazioni,…
Felice Rappazzo, docente dell'Università di Catania, ci propone la sintesi di un dibattito avvenuto presso…
Un ‘bellissimo novembre” per il Ponte sullo Stretto, sul quale – in questi ultimi giorni…
Offrire agli studenti l’opportunità di ragionare su fenomeni di rilevanza economica che non siano riducibili…
Tornano su Argo i catanesinpalestina per parlarci della edizione 2024 del Nazra Palestine Short Film…