“Non solamente un canto sacro legato alla liturgia. Il legame tra testo, melodia e ritmo rende il canto gregoriano un’esperienza unica che “riesce ad elevare il livello interpretativo in qualsiasi genere musicale, e non solo musicale”.
A dirlo è un musicista, Franco Lazzaro, che compone e realizza musica di vario genere, dal rock al pop alle colonne sonore.
La sua riscoperta del gregoriano, studiato in conservatorio e ‘praticato’ in vari tour a fianco del cantautore e grande interprete di canto gregoriano Juri Camisasca, è avvenuta in questi ultimi anni in occasione dei corsi intensivi estivi da lui seguiti ad Assisi.
Ecco perchè ha maturato il progetto di portare questo corso, con gli stessi insegnanti di altissimo livello e gli stessi programmi, qui a Catania dove ha trovato la convinta disponibilità di Gaetano Zito, attuale rettore di San Nicola l’Arena e la collaborazione dei docenti del corso “Cantemus Domino” della Porziuncola.
La chiesa di San Nicola in piazza Dante e il Monastero delle Benedettine in via Crociferi saranno le sedi del corso, Jubilate Deo, che si svolgerà dal 16 al 21 maggio.
Sono previste 29 ore di lezione annuali (20 di teoria, 4 di liturgia e 5 di tecniche vocali) e 10 ore di esercitazioni corali che culmineranno nel concerto di venerdì 20 maggio, ore 20.30, a San Nicola e nella messa in canto gregoriano celebrata a San Benedetto sabato 21 maggio, ore 11.00.
In entrambe le occasioni, aperte al pubblico, il coro sarà costituito dai corsisti.
Ad essi sarà rilasciato, anno per anno, anche un attestato con il programma svolto e le certificazioni dei patrocinanti e degli insegnanti.
Non si tratta di una proposta per addetti ai lavori, ma di un’esperienza aperta a tutti, tanto che non viene richiesta ai partecipanti nessuna competenza musicale. “Si parte da zero” ribadisce Lazzaro, coordinatore del corso insieme a Mariella Milone.
Le lezioni di liturgia rientrano nello spirito originario di questa pratica musicale, sviluppatasi nei monasteri quando ancora non erano nemmeno nate le trascrizioni dei suoni che oggi chiamiamo ‘note’.
Il testo era, e rimane, fondamentale nel canto gregoriano, una sorta di rilettura creativa dei salmi che i monaci ‘pregavano’ non solo con la voce ma anche con il cuore. La trasmissione di questi canti avveniva oralmente e solo gli studi successivi hanno portato a delle trascrizioni non sempre e non subito condivise e concordate.
Una evoluzione che rende il canto gregoriano interessante non solo dal punto di vista musicale ma anche storico.
La realizzazione di questo evento, con cui si apre un percorso che ci auguriamo prosegua non solo per i due anni successivi, necessari per il completamento della prima edizione, ma anche negli anni avvenire, arricchisce senza dubbio il panorama culturale della nostra città e per questo la salutiamo come significativa.
Il corso è patrocinato da Libreria Editrice Vaticana, Aisgre (Associazione internazionale di studi di Canto Gregoriano) e Istituto Universitario di Studi Musicali Tisia.
Insegnanti di teoria ed esercitazioni corali sono due gregorianisti di assoluto valore internazionale, Giovanni Conti e Maurizio Verde. Giambattista Zappalà terrà le lezioni di liturgia, Laura Sfilio di tecnica vocale.
Media partner è Officine Culturali.
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