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Monte Po, il ritorno della tenda e del mercatino

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Il montaggio della tenda è già un’avventura, un ‘gioco di squadra‘ che richiede anche disciplina e capacità di coordinamento.
Sono stati stabiliti i turni per custodirla, anche di notte, e c’è stata la fase dell’arredamento, la disposizione di oggetti, piccoli mobili, elettrodomestici, libri, fumetti, giocattoli, che sono stati donati e che andranno venduti, a prezzi economici per finanziare le attività del gruppo.
E’ lo stile di Mani Tese e i ragazzi di Monte Po lo conoscono perchè la tenda è stata montata anche negli anni precedenti e il mercatino che vi si svolge è ormai una tradizione. Si tratta di raccogliere gli oggetti di cui ci si vuole disfare ma che potrebbero essere ancora utili e di esporli per la vendita, una forma di riutilizzo che viene anche incontro a chi ha pochi soldi per acquistare ciò che cerca.
In genere, nei mercatini di Mani Tese presenti su tutto il territorio nazionale, vengono finanziati progetti di di solidarietà nei confronti del Sud del mondo, per sostenere le attività produttive o promuovere i diritti dei lavoratori.
In questo caso il ricavato andrà utilizzato per finanziare attività del gruppo all’interno del quartiere. Non solo la sistemazione del campetto ma anche altro, quest’anno il grest estivo e la gara podistica nel quartiere.
Il raggio delle attività, infatti, si è allargato, anche se il campetto di calcio -attorno a cui il gruppo è nato e continua a ruotare- resta al centro dell’attenzione.
I ragazzi lo hanno sottratto all’abbandono in cui era stato lasciato dal Comune, hanno rifatto manto erboso e rete di recinzione, lo hanno reso più funzionale con la realizzazione di una fontanella, continuano a manutenzionarlo, curarlo e abbellirlo con la pulizia, la potatura degli alberi che lo circondano, la pittura a colori vivaci dei ‘sedili’ di cemento.
Hanno imparato a dialogare, e anche a scontrarsi, con le varie amministrazioni comunali per fare le modifiche che non potevano realizzare da soli, come la fornitura dell’energia elettrica, hanno imparato a mantenersi ‘liberi’, senza cedere ai compromessi del clientelismo.
E sì, perchè il campetto è stato in questi anni anche un luogo di aggregazione formativa in cui sono stati coinvolti anche famiglie e amici dei ragazzi che hanno offerto gratuitamente manovalanza e competenze.

E se non sono mancati momenti difficili e difficoltà di
comprensione anche all’interno, il gruppo è sempre andato avanti e continua il suo impegno nel quartiere.
La tenda, sempre in questo spirito di collaborazione e di coinvolgimento del quartiere, diventa sempre anch’essa luogo di aggregazione, uno spazio in cui incontrarsi, giocare, discutere, vedere qualche film e forse organizzare qualche laboratorio, magari di riciclaggio creativo.
Uno spazio di incontro diverso dalla strada, ma anche un luogo di formazione perchè la stessa idea di non buttare ciò che non serve, di farlo riutilizzare da altri, rappresenta un primo passo contro lo spreco. E i ragazzi comunque non sono lasciati a se stessi, ci sono con loro i volontari di Mani Tese e ci sono i più grandi a fianco dei più piccoli.
La tenda rimarrà montata fino al giorno 10 aprile, potrebbe essere interessante visitarla e dare un contributo con l’acquisto di uno degli oggetti messi in vendita. E se avete ancora l’incarto di qualche uovo di Pasqua portatelo, Lorenzo Valastro ha insegnato ai ragazzi a farne bellissimi aquiloni!

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