Montagne sommerse, attività idrotermali, coralli molli, coralli neri e rossi, aquile di mare, cernie rosse e altri pesci rari, 150 specie animali e vegetali, di cui 18 protette, e 13 habitat tutelati da convenzioni internazionali.
L’incredibile ricchezza del mare di Sicilia, che già conoscevamo, è stata ulteriormente studiata nell’ambito dell’Osservatorio sulla biodiversità della Regione Siciliana, che ha prodotto il video che oggi pubblichiamo, “Sotto il mare, la biodiversità negli ambienti estremi e remoti di Sicilia”.
Con fondi del Por Fers Sicilia 2007-2013 è stato attivato un vero e proprio laboratorio in mare aperto che – sfruttando le competenze di Cnr, Arpa e Ispra – ha permesso di effettuare campagne di ricerca con campionamenti strumentali per approfondire la conoscenza del fondo marino e censire le specie sommerse.
Utilizzando la nave Astrea, sonde ed ecoscandagli di ultima generazione, è stato possibile penetrare in aree marine definite naturalmente protette, “almeno fino ad ora”, perchè al riparo dagli effetti dell’impatto antropico, dell’inquinamento, della pesca illegale, del turismo.
Buona parte del filmato è dedicata all’attività svolta dal gruppo di lavoro e agli strumenti adoperati nella ricerca, mentre spesso la ricchezza delle specie animali e vegetali e la particolare conformazione del terreno sottomarino vengono illustrate da immagini di repertorio.
Pochi e generici gli accenni ai rischi che costantemente minacciano la bellezza ed il valore naturalistico delle aree studiate. E in effetti tocca alla classe politica tenere conto dei risultati di queste ricerche e assumere le decisioni più coerenti alla salvaguardia di questi ambienti.
Compete a noi cittadini la vigilanza su queste decisioni e, se necessario, la protesta, come nel caso della prospettiva di nuove trivellazioni che distruggerebbero questi habitat senza offrirci nemmeno concreti vantaggi economici.
Guarda il filmato
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