Grande assente il presidente dell’AMT, Carlo Lungaro, l’interlocutore più importante, visto che si doveva affrontare il problema del funzionamento del Librino Express, la linea ‘veloce’ con il centro che, dopo aver suscitato molte speranze, sta mostrando tutti i suoi limiti.
Pur di garantire uno spostamento rapido da Librino al centro città, tanto per cominciare, sono state abolite molte fermate e il percorso è stato modificato in modo tale da lasciare scoperti dal servizio una parte degli anelli stradali e interi blocchi di numeri civici.
Il bus fa, infatti, solo il giro esterno dei grandi viali ad anello che caratterizzano la città satellite. Un gruppo di residenti ha quindi proposto un percorso alternativo che permetterebbe di ‘entrare’ dentro i nuclei Castagnola, Bummacaro e Moncada facendo il giro completo che faceva una volta il 555.
Non dimentichiamo che, nel caso di Librino, quando si parla di gruppi di numeri civici non serviti, si fa riferimento a centinaia di appartamenti per ogni numero civico, con una quantità di popolazione che può sfiorare il migliaio.
La struttura del quartiere è infatti ben diversa da quella delle strade lineari a cui siamo abituati in centro città, tipo via Etnea, dove i numeri civici si susseguono, pari da un lato e dispari dall’altro, indicando -ognuno- al massimo un edificio a più piani o un piccolo ‘complesso’.
A Librino ogni numero civico indica gruppi di edifici a più piani e contrassegna un isolato che dista dagli altri anche seicento, ottocento metri, talora un chilometro. Che, oggi, con il servizio parziale fornito dall’Express, vanno coperti a piedi.
La linea alternativa proposta dai residenti avrebbe anche il vantaggio di toccare tre plessi scolastici attualmente esclusi dal percorso del bus.
Sarebbero così offerte maggiori opportunità a tutti gli abitanti, dagli anziani che non possono percorrere a piedi lunghe distanze agli utenti delle scuole.
Non tutti però sono d’accordo. C’è anche chi, soddisfatto di un collegamento più rapido con il centro, è timoroso di perdere questo vantaggio. Altri lamentano invece che i tempi di percorrenza non siano in realtà migliorati.
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“Quando andavo al Boggio Lera” ci racconta un ragazzo del quartiere che vive non distante da una fermata tutt’ora in funzione “da piazza Alcalà a casa mia ci mettevo trenta minuti, adesso mio fratello ne impiega 50”. Che sia la sosta al parcheggio scambiatore? si chiede.
Impossibile accontentare proprio tutti ma sarebbe necessario quanto meno tenere presenti il maggior numero di fattori possibile e non limitarsi a presentare orgogliosamente, sui media locali, il Librino Express come una grande conquista.
Non guasterebbe neanche un paragone con l’altra linea veloce, il Brt 1 che collega i Due obelischi a piazza Stesicoro.
Quando fu inaugurato, la giunta Stancanelli se ne vantò come di un miracolo e davvero in certo senso lo era, visto che da mesi ormai gli autobus dell’Amt non circolavano quasi più lasciando appiedati cittadini di tutte le età.
Quando, con la nuova amministrazione, i bus ricominciarono a circolare, nessuno pensò di cancellare le altre linee solo perchè c’era il Brt. La parte nord della città ha quindi guadagnato una linea veloce senza perdere il servizio precedente.
Come mai questo non è avvenuto a sud della città? Perchè la linea 555, che serviva Librino in modo abbastanza capillare, è stata eliminata? perchè l’Express è stato pensato per sostituirla e non per integrarla?
“Possiamo lavorare sulle circolari” ha detto D’Agata rispondendo alle richieste di ampliamento del percorso emerse durante il recente consiglio di quartiere. Il riferimento era alla 802 rossa e nera, che – seguendo il vecchio tracciato dell’ormai scomparso 550 – dovrebbero servire la parte di quartiere in cui non arriva la linea Express.
Le circolari, che comunque non sono una novità, sono però molto lente e poco frequenti, una soluzione forse utile per i pensionati che hanno ‘tempo da perdere’ ma avranno comunque il problema di salire e scendere da più bus con i pacchi della spesa da trasportare. Dal Librino Express, che li ha portati nella zona mercati, dovranno salire sulla circolare più comoda per loro, che incrocia la linea veloce al parcheggio scambiatore.
Tutto per far rimpiangere il vecchio 555, che comunque ‘tanto male non era…’.
Non si può neanche dire che gli abitanti del quartiere non abbiamo cercato di fare sentire la propria voce. Hanno raccolto le firme e presentato una petizione e hanno indotto alcuni consiglieri comunali a fare una interrogazione, senza avererisposta.
Di concreto hanno ottenuto solo qualche modifica del percorso. Il Librino Express non passerà più dal porto e si fermerà a piazza Alcalà, come hanno richiesto i residenti che erano stati di fatto tagliati fuori dalla pescheria, dove fanno la spesa.
Della questione si riparlerà in un futuro, ci auguriamo non ipotetico, tavolo tecnico da aprire nel nuovo anno.
Nel frattempo il Librino Express resta com’è, inadeguato rispetto ai bisogni del quartiere ma innovativo per la città. Da un altro punto di vista.
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Eh già! perchè non una linea aggiuntiva? dovrebbero spiegarcelo e rispondere alle richieste del quartiere