Si chiama Sacrosante risate ed è una mostra di vignette di satira religiosa. L’ha organizzata il circolo catanese dell’UAAR, Unione degli atei e degli agnostici razionalisti.
Ci saranno vignette di Altan, Bandanax, Massimo Bucchi, Ellekappa, Giorgio Franzaroli, Stefano Disegni, Danilo Maramotti, Alberto Montt, Malcom Evans, Roberto Mangosi, Vauto e Sergio Staino.
Sarà proprio quest’ultimo a inaugurarla domani, giovedì, alle 17,30, a Catania, nei locali dell’Officina GammaZ, nel cortile Gammazita, in via S. Calogero 29.
E nell’attesa di ammirare e poter sorridere davanti ai lavori dei migliori vignettisti mondiali, abbiamo intervistato Staino, il papà di Bobo, l’architetto che ama la satira e il fumetto ed anche il teatro, la televisione e il cinema.
La storia nasce per iniziativa di un giovane associato di Genova, Mirko Melis. Mi ha scritto, mi è sembrata una buona idea e l’ho aiutato a realizzarla. Aiutato nel senso che l’ho messo in contatto con un bel po’ di disegnatori satirici italiani e con un caro amico organizzatore culturale, sempre di Genova, Ferruccio Giromini, esperto di fumetti e satira, che ha contribuito all’impianto generale della mostra.
Mi sembra che abbia avuto un buon successo, soprattutto è stata fonte di discussione, in particolare sul ruolo della satira sui temi religiosi che in questo periodo è purtroppo al centro di infauste attenzioni.
Su queste cose forse risponderebbero meglio gli amici della direzione dell’Uaar; a me risulta solo una presa di posizione politicamente molto scorretta da parte dell’assessore alla Cultura di La Spezia. Per il resto non ho avuto segnalazioni particolari. Da un punto di vista del concorso di pubblico, tra gli incontri che ho fatto io il più esaltante è stato senza dubbio Cagliari, dove l’inaugurazione della mostra era stata collegata all’inizio del festival letterario Marina Cafè Noir.
La seconda che hai detto, guai a cedere sui temi delle libertà civili.
La satira, almeno quella che piace a me, ha sempre qualche goccia di intelligenza dentro e l’intelligenza ama la tolleranza e l’amicizia tra i popoli.
Se la domanda si riferisce al governo, mi sembra naturale. Personalmente non ho mai gradito le assimilazioni superficiali come quelle che mettono sullo stesso piano Berlusconi e Prodi o Bush e Clinton. Lo stesso vale per il governo attuale: è sicuramente un governo pieno di forti contraddizioni ma non possiamo negare che al suo interno ci sono anche scelte e posizioni progressiste. Se con Berlusconi potevamo usare l’accetta, con il governo Renzi occorre un bisturi.
Basta che il bisturi abbia una lama tagliente, diciamo noi.
La mostra sarà aperta dal 26 al 29.
L’UAAR, Unione degli atei e degli agnostici razionalisti intende perseguire tre scopi: tutelare i diritti civili dei cittadini che non appartengono a una religione; difendere e affermare la laicità dello Stato; promuovere la valorizzazione sociale e culturale delle concezioni del mondo non religiose.
Tra i valori a cui si ispira l’UAAR ci sono: la razionalità; il laicismo; il rispetto dei diritti umani; la libertà di coscienza; il principio di pari opportunità nelle istituzioni per tutti i cittadini, senza distinzioni basate sull’identità di genere, sull’orientamento sessuale, sulle concezioni filosofiche o religiose.
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