Categories: IstruzionePolitica

De Mauro bacchetta la Buona Scuola di Renzi

Molto duro il giudizio espresso da Tullio De Mauro sulla Buona Scuola di Renzi nella breve intervista che oggi vi riproponiamo.
Una valutazione non scontata, considerato che il noto studioso è stato ministro della Pubblica Istruzione subito dopo Luigi Berlinguer, e che non prese allora le distanze da una visione della scuola (rimasta poi inalterata negli ultimi 15 anni) basata sulla centralità di autonomia e decentramento oltre che sulla scelta di finanziare le scuole private.
Eppure De Mauro, nella recente intervista, definisce la riforma di Renzi “estranea all’orizzonte costituzionale”. Cerca anche di valorizzare il ruolo odierno della scuola, che opera con crescente difficoltà in un contesto culturalmente sempre più povero.
Quanto al potere attribuito, nel nuovo progetto, ai dirigenti scolastici, arriva a definirlo “monocratico e assoluto”, paragonabile solo a quello del pontefice.
Al dirigente -afferma- sarà attribuito non solo il potere di amministrare i soldi destinati alla ‘sua’ scuola, ma anche quello di decidere sulle materie che vi si insegnano, su come insegnarle, su chi le debba insegnare.
Un tasto delicato quello del ruolo dei dirigenti, un aspetto della riforma su cui -dopo le recenti proteste di insegnati, alunni e genitori- il governo potrebbe fare una parziale marcia indietro.
Si continua tuttavia a non discutere sulle questioni fondamentali della didattica, delle finalità che la scuola deve perseguire, della qualità che essa dovrebbe garantire. Non si prefigura nemmeno la possibilità di approfondire queste tematiche in un pubblico e partecipato confronto.
La legge sulla Buona Scuola prevede, all’articolo 21, una sorta di maxi delega al governo, al quale sarà di fatto data facoltà di prendere le decisioni fondamentali. Con buona pace della proclamata disponibilità all’ascolto espressa da Renzi e dalla ministra Giannini.
Guarda il video

Argo

View Comments

  • E' triste che un ex ministro della PI esprima giudizi così perentori, fondati su dati inesistenti, sul supposto potere assoluto dei presidi, privo di limiti e contrappesi.

Recent Posts

Addio Ognina, il mare non è più di tutti

La battaglia contro la privatizzazione del porticciolo di Ognina sembrava vinta. A maggio dello scorso…

16 ore ago

Alunni con disabilità, il Comune di Catania taglia i fondi per i servizi. Le alternative possibili

In Sicilia si chiamano Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione (ASACOM), in Italia hanno altre denominazioni,…

3 giorni ago

Elena Basile a Catania. I conflitti attuali e la politica dei due pesi e delle due misure.

Felice Rappazzo, docente dell'Università di Catania, ci propone la sintesi di un dibattito avvenuto presso…

5 giorni ago

Ultime sul Ponte. Siamo proprio in buone mani!

Un ‘bellissimo novembre” per il Ponte sullo Stretto, sul quale – in questi ultimi giorni…

7 giorni ago

Mimmo Lucano a Catania, i migranti da problema a risorsa

Offrire agli studenti l’opportunità di ragionare su fenomeni di rilevanza economica che non siano riducibili…

1 settimana ago

Nazra Palestine Short Film Festival, non voltiamo lo sguardo

Tornano su Argo i catanesinpalestina per parlarci della edizione 2024 del Nazra Palestine Short Film…

1 settimana ago