Quella dei posteggiatori abusivi temerari, innanzi tutto. Quelli che, a fine serata, sradicano le macchinette della Sostare per arraffare il succulento bottino e gli anziani del mestiere, vecchi volponi, che chiedono poco garbatamente il ticket alle macchine che abbandonano il campo, per rivenderlo a quelle in arrivo che bramano un posto macchina.
Così facendo, i parcheggiatori sono riusciti a star meglio di prima: adesso il loro guadagno è più sicuro perchè ricevono l’obolo da tutti, compresi i cuor di leone che si sono sempre rifiutati di pagare, rischiando al massimo un graffio alla carrozzeria…e non una multa salata! Per di più, riscuotendo 2 euro ad automobile, si assicurano un pedaggio doppio rispetto alla vecchia tariffa ufficiosamente imposta, che non andava oltre l’euro.
Le teste fumanti, infine, di tutti quei giovani con tanta voglia di uscire e pochi soldi in tasca, che cominciano a essere dilaniati dal dubbio amletico di dover scegliere tra una birra sicura o una multa probabile;
Più in generale, quale mobilità per il centro storico di Catania?
Danilo Pulvirenti, presidente di Rifiuti Zero Sicilia, ha indetto un’occupazione simbolica di piazza Carlo Alberto per invogliare i catanesi a riflettere, tutti insieme, su questa domanda e provare a proporre soluzioni alternative, prendendo anche spunto dalle politiche adottate in altre città europee.
Combattere i posteggiatori abusivi e decongestionare il centro dal traffico cittadino sono intenzioni lodevoli e massimamente condivisibili. Con quali strumenti, però?
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Contro i parcheggiatori abusivi e il traffico da emicrania si potrebbero introdurre le ZTL (Zone a Traffico Limitato) in centro città, cominciando dalle aree per le quali residenti e commercianti hanno già fatto richiesta, come piazza Manganelli.
Per lo stesso scopo, i parcheggi scambiatori sono una strategia di successo, ma solo se fatti alle periferie della città e non nel centro storico. Alcuni esistono già. Perché non renderli attivi anche in orari notturni?
L’appuntamento è fissato per stasera, sabato 10 gennaio, alle ore 21.
“L’iniziativa si rivolge a quella parte di cittadinanza sana, che crede ancora in una città migliore, in una Catania europea che non si merita di vedere le proprie piazze trasformate in parcheggi diurni e notturni”. Così Danilo descrive lo spirito della mobilitazione che – continua – “è un esperimento di democrazia partecipata”: ognuno potrà intervenire con le proprie proposte e tutte le idee raccolte durante la serata saranno il contenuto di un’istanza che verrà inviata al Comune di Catania.
Stasera Danilo occuperà uno stallo della Sostare con una sedia e un banchetto. E voi?
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Ieri intanto Salvaiciclisti, CAR pooling, Mobilità sostenibile e civiltà, Centro Contemporaneo hanno incontrato l’assessore Rosario D’Agata per chiedere l’attivazione del tavolo tecnico istituito in data 14 Novembre 2014 anche allo scopo di individuare alcuni correttivi al provvedimento che ha isituito il pedaggio notturno nel centro storico.
Tra le proposte individuate: l’attivazione del Movida bus in piazzale Sanzio, la sua gratuità per premiare chi sceglie di non recarsi in centro con la propria auto e la trasparenza riguardo l’uso dei proventi derivanti dalla tariffazione notturna e dalle sanzioni elevate, con individuazione di progetti a favore degli utenti
Leggi il Comunicato di Salvaiciclisti e delle associazioni di mobilità sostenibile
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Bell articolo. Chissà se lo leggeranno in municipio.
Lodevole iniziativa, gentile Danilo Pulvirenti. Io non c'ero ieri sera, ma mi piacerebbe sapere se e come s'è potuta realizzare in mezzo al lerciume lasciato dal popolo dei "civilissimi" commercianti. Piazza Carlo Alberto è un problema gigantesco...invece di mettere bus navetta che non servono a nulla e consentire gli abusi degli estortori, perché questa amministrazione non si impegna a ridare - con le buone e/o cattive maniere - un po' di dignità a decoro a questa piazza martoriata in mano alla criminalità?
Ormai è una discarica a cielo aperto, senza nessun rispetto delle regole e della civiltà, i cui abitanti vivono sottomessi e subiscono ogni genere d'abusi e dove i commercianti -che poi si ritirano nelle proprie abitazioni spesso lontane- rifiutano ogni regola e si fanno beffe dei vigili urbani che, molto episodicamente, si affacciano colà.
Nessuno ha il coraggio di "mettere mano" a questa vergogna, ormai incancrenita...eppure siamo a due passi dalla sfavillante via Etnea, raggiungibile a piedi in tre minuti (e senza bus navetta).
Mettere mano al problema della gestione corretta dei rifiuti, significherebbe smascherare tutte le attività produttive non registrare e rispetto alle quali non esiste introito e di conseguenza tutti noi , poi, paghiamo con bollette salatissime. Se ogni stallo, regolarmente registrato in piazza Carlo Alberto avesse i contenitori per differenziare i propri rifiuti? e Se ogni commerciante che lascia la spazzature gli si togliesse la "licenza" se ce l'ha, alla fine della giornata la piazza non si ridurrebbe più in quello stato. Ma non vedete in che schifo ci fanno vivere? Più difficile è fare capire alla gente che i 2,4 M-euro spesi ogni anno per la pulizia andrebbero risparmiati e spesi per servizi come gli asili nido o le mense per gli indigenti o per le coperture sanitarie, non vi pare che palesemente chi sporca così strafottentemente non fa un dispetto all'amministrazione, semplicemente ci ruba in tasca. Dovremmo smettere di comprare alla fiera e boicottare queste PERLE. Cittadini di paesi più civili non chiuderebbero un occhio davanti a questo "folklore criminale".