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La cattedrale di Catania? Prima del terremoto era così

Come si presentava la cattedrale di Catania prima che il terremoto del 1693 la distruggesse quasi completamente? Un video, che oggi riproponiamo, ce ne offre una ipotetica riscostruzione.
C’è comunque una parte dell’antico monumento che possiamo ancora oggi ammirare dal vivo entrando nel cortile dell’Arcivescovado, da cui si può osservare la parte esterna delle absidi, l’unica, assieme alla facciata, che non era stata atterrata dal sisma e che risaliva alla primitiva costruzione avviata dai Normanni sul finire dell’XI secolo.
Le absidi conservano tutte le caratteristiche della chiesa-fortezza che la fanno somigliare più ad un maniero che ad un luogo di culto. Questa forma architettonica ci dice, in effetti, che essa aveva anche uno scopo difensivo, sorgendo vicinissima al mare, ma non è da escludere che volesse simboleggiare anche la forte alleanza fra potere religioso e potere politico.
La ricostruzione virtuale che vi presentiamo consente di averne un’idea più completa, rivelandoci innanzitutto che, almeno nelle sue dimensioni complessive, non era dissimile da come la vediamo oggi, mentre stilisticamente rivela una felice fusione fra elementi gotici ed abbellimenti romanici, come il portico principale e il rosone della facciata.
La differenza più significativa è data dall’altissima torre campanaria -circa 100 metri- che si ergeva a fianco della facciata, della cui altezza i catanesi menavano vanto, ma il cui crollo nel corso del terremoto fu la causa della distruzione del tetto e delle navate e della morte di centinaia di fedeli.
All’inizio del Settecento, la successiva ricostruzione delle strutture abbattute -pareti perimetrali, navate e copertura- fu opera del Palazzotto, mentre il rivestimento della facciata e della fiancata lungo l’odierna via Vittorio Emanuele lo si deve al gusto barocco classicheggiante che Vaccarini aveva assimilato a Roma, alla scuola del Borromini.
Solo nell’Ottocento furono aggiunti sia la cupola che il campanile, come li vediamo ancora oggi.

Argo

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  • Il portale strombato è unico esemplare in Sicilia dello stile Romanico Pugliese, fu recuperato dalla cattedrale. Realizzato in marmo bianco con arco a tutto sesto ed è retto da sei colonnine decorate in tre modi diversi (rispettivamente dall'esterno verso l'interno a scacchiera, a spina di pesce e a losanghe), il cui motivo si ripete lungo le strombature dell'arco stesso, e da due pilastrini che fungono da stipiti su cui sono figure e simbologie bibliche, animali reali o immaginari, intrecciati tra loro da una modanatura a motivo floreale. Fu costruito nel 1194 dopo il sisma del 1169 che rovinò la città, su richiesta dello stesso Federico II e proprio quest'ultimo sarebbe rappresentato sopra uno dei sei capitelli, seduto su uno scranno. Dopo la ricostruzione della città post terremoto 1693 fa parte in bella evidenza ma abbastanza sconosciuta, del prospetto della chiesa di Sant'Agata al Carcere.

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