Forse è un po’ datata ma sempre gradevole e interessante anche come spaccato di un’ epoca.
“La ballata della piccola borghese” è una nuova, vecchia produzione di GiuFa, premiata ditta Ciccio Giuffrida/Gianni Famoso, due studiosi e cultori della musica popolare, e non solo, che hanno creato la sigla “Le canzoni di Giufà” perché Giufà è una maschera siciliana, ma sono … le sillabe iniziali dei loro cognomi.
Una produzione nuova nel senso che è stata immessa solo qualche giorno fa su Youtube, vecchia perché è nata nel lontano 1965.
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“La ballata – dicono Giuffrida e Famoso- è nata nel 1965, nello scontro tra l’oppressiva cappa di una borghesia arrivista e noiosa e i primi vagiti di un 68, prossimo, ma ancora quasi impensabile”.
Il testo è di Francesco (Ciccio) Giuffrida, la musica di Gianni Famoso; la voce di Grazia Malatino , altra voce e chitarra di Bruna D’Amico. Alle tastiere Pierluca Abramo. I disegni del video sono di Rita Cannatella
simpatico e divertente ma datato e un po’nostalgico.Bravo Gianni anche nella performance di compositore .
Non credo che il termine ‘nostalgico’ sia corretto: la canzone ha una data di nascita, il 1965, e a quella data vanno riportati i giudizi. Viene presentata oggi come un tassello del mosaico chiamato Storia e in cui i due autori erani immersi, subendo sollecitazioni e dando risposte spesso comprensibili – come credo in questo caso – solo col senno di poi. Nella ballata si respira un’aria da 68 ancora da venire, una sorta di preannucio che chi viveva quegli anni e quelle esperienze non riusciva a comprendere completamente. Cosa c’entra la nostalgia?
La ballata è stata usata qualche anno fa in uno spettacolo sul Cantacronache (1958-61) come ‘effetto’ a distanza di quella esperienza politico-canora. In questo senso non è nenache datata, ma ha una data. Nessuno pensa che possa rappresentare uno spaccato della realtà oggi.