Ci troviamo, per fortuna, davanti ad un’accoglienza attenta, preoccupata di cogliere le reali esigenze, non solo fisiche, degli ospiti.
“Questa volta siamo stati proprio spiazzati” ci dice Elvira Iovino, volontaria dell’Astalli di Catania. “Non avevamo ancora avuto ospiti così giovani, dobbiamo affrontare problemi particolari, soprattutto sul piano psicologico. E non abbiamo neanche abiti e scarpe della misura giusta per rivestirli.”
Sono stati subito attivati tutti i collaboratori volontari, un pediatra ha già visitato i bambini, psicologo e avvocati si sono recati sul posto, la mediatrice culturale è presente nella casa non solo per fare da interprete, sentire parlare la propria lingua è infatti fondamentale per rassicurare i giovanissimi ospiti.
Uno dei ragazzini è sordomuto, un altro ha un handicap ad una gamba, gli altri stanno bene ma non hanno per questo meno bisogno di attenzione e di premure.
Nella gara di tenerezza e spirito materno (in questo caso paterno) che si è aperta attorno a questi bambini, si distinguono il giovane ivoriano che vive come custode nella struttura e i cinque ragazzi provenienti da Senegal, Gambia, Costa d’Avorio che vivono lì da un paio di mesi, in attesa di essere trasferiti in uno dei centri SPRAR, su cui Argo ha già scritto.
Domani inizierà il percorso di accompagnamento dei piccoli migranti, dalle lezioni di italiano alle pratiche per l’assegnazione dei tutori. Sarà possibile anche aiutarli a superare i traumi di questo distacco precoce dalla loro terra e dai propri cari?
Se qualcuno vuole contribuire all’accoglienza di questi giovanissimi ospiti, può farlo donando capi di vestiario oppure giochi adatti alla loro età. Abbiamo a casa un calcio balilla o un cesto da basket ormai in disuso? Vogliamo che qualcuno riutilizzi uno strumento musicale o un computer messi da parte? Ecco una buona occasione per separarcene senza rimpianti.
Si può contattare il Centro Astalli al numero 095 535064, oppure scrivere una mail a astallict@virgilio.it. Prima della consegna, presso la sede di
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