Categories: Arte

Officina delle Visioni, una foto per guardarsi dentro

E’ nata per gioco, per scommessa, non per la voglia di apparire ma di “essere”, per la volontà di condividere con altri le nostre visioni, di “vedere” le cose e non solo di guardarle, per la curiosità di esplorare il mondo fuori per capire meglio quello dentro di noi“. E’ nata con queste premesse Officina delle Visioni.
Ecco cosa dicono di se stesse Ada, Barbara, Laura,  le componenti della associazione, cosa significhi per loro una fotografia e come uno scatto possa diventare un modo per capire di più di se stessi e quindi degli altri.
“Il nostro interesse fotografico si rivolge verso le problematiche sociali più disparate, dalla tutela delle donne, all’inclusione sociale, alla diversità, ai problemi legati all’infanzia (stiamo collaborando con “Save The Children”), all’interesse relativo al ben-essere della persona, con seminari e laboratori di Empowering Photography, ecc.
La fotografia ha, per noi, una forte connotazione introspettiva; è con questa logica che realizziamo i nostri lavori.
Non disdegnando la paesaggistica, la macro e altre forme “classiche” di fotografia, il più delle volte abbiamo bisogno di andare oltre tutto questo, e andare a ricercare, degli scatti che rappresentino metaforicamente, quello che è il nostro variegato mondo interiore.
Judy Weiser, psicologa di fama internazionale, fondatrice del PhotoTherapy Centre di Vancouver, dice:
“Le fotografie sono orme della nostra mente, specchi delle nostre vite, riflessi del nostro cuore, memorie sospese che possiamo tenere in mano, immobili nel silenzio – se lo volessimo, per sempre.
Non solo testimoniano dove siamo stati, ma indicano anche la strada che potremmo forse intraprendere, che ce ne rendiamo già conto oppure no.”
E’ con questo spirito che realizziamo i nostri lavori, i nostri progetti, giocando con la Luce, dando vita alle nostre Visioni all’interno dell’Officina che è dentro di noi, perchè al di là dell’attrezzatura e della tecnica sono il cuore e l’istinto che muovono il nostro dito sul pulsante di scatto.
Benvenuti nelle nostre Visioni!”

Argo

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