Zammùmultimedia, l’Ateneo catanese si apre alla città

Una radio, una web tv, un’Agenda delle attività dell’Ateneo, con alle spalle un nuovo centro di produzione multimediale: coniugando contenuti didattici e creatività giovanile l’Università di Catania apre un terreno di comunicazione e dialogo con la città, rompendo la sua tradizionale autoreferenzialtà. Il tutto sotto un unico marchio: Zammùmultimedia.
Questa, almeno, l’intenzione dichiarata dal rettore Giacomo Pignataro e da Luciano Granozzi, suo delegato alla Comunicazione, nel corso della conferenza stampa di presentazione della nuova struttura, che si trova in via Umberto 285/B.
Il sito, in effetti, mostra una struttura articolata in quanto si apre su una radio web, Radiozammù, una realtà ormai da anni presente sulla scena e che continua a mietere allori ogni volta che si cimenta nei festival delle radio universitarie.
Quest’anno, ad esempio, i suoi redattori sono tornati da Novara con il bottino di un primo posto per il miglior format a ‘Sotto a chi prof’ e un terzo posto come miglior voce junior per Vittoria Marletta, conduttrice di ‘Crediti esauriti’.
Una radio apprezzata non solo per i contenuti ma anche per lo stretto legame che mantiene con la vita dell’Ateneo e la fa considerare un modello da imitare da parte delle altre radio universitarie. Senza dire che è una delle poche che, proprio grazie al sostegno dell’Università, trasmette anche in modulazione di frequenza (FM).
Alla radio adesso si affianca Zammùtv, una webtv rinnovata e potenziata, che si ripromette di diventare il cuore di questo progetto multimediale, centrato sulla sfida di far convivere sullo stesso canale i momenti di intrattenimento, l’informazione e i contenuti specifici dell’attività universitaria, costituiti dalla didattica, dalla divulgazione scientifica e dall’orientamento agli studi.
Così, accanto alle notizie sulla città, è possibile seguire lezioni universitarie, presentazioni di corsi di laurea, documentari sui progetti di ricerca scientifica, avere informazioni sugli avvenimenti artistici e ascoltare clip musicali.
Il terzo canale, infine, ‘L’agenda l’università nella città’, fornisce indicazioni sulle iniziative culturali, artistiche e scientifiche proposte dall’Ateneo, soprattutto su quelle che sono esplicitamente rivolte ad un pubblico più vasto di quello degli addetti ai lavori.
Naturalmente, il valore aggiunto di questa iniziativa è data dalla centralità che in essa hanno gli studenti che, con l’aiuto di tutor professionisti, hanno così a disposizione un’attrezzata palestra in cui imparare ad usare gli strumenti e le tecniche della comunicazione: un vero e proprio laboratorio, quindi, non un giocattolo o un semplice sfizio -inammissibile in tempi di ristrettezze economiche- ma un investimento con un occhio rivolto anche al futuro professionale dei giovani.
Un menù, come si vede, ricco e articolato che si caratterizza per il suo essere non commerciale -‘disinteressato’, per usare la stessa espressione dei responsabili-: un centro di produzione di originali contenuti audio e video che sono a disposizione gratuita della città e soprattutto di tutti gli altri mezzi di comunicazione che ne vogliano fare uso. Anzi è stato esplicito l’invito rivolto in particolare ai webmagazine “amici” perché amplifichino, riprendendo, commendando e anche criticando, il prodotto del loro lavoro.
L’augurio e il proposito è che questa disponibilità possa diventare un reciproco darsi ascolto perché si possa arricchire sempre più la pluralità dei canali di informazione e formazione dell’opinione pubblica, in un città come Catania che finora e per troppo tempo ne ha fatto difetto.

Argo

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