Catania, 14 giugno: tolleranza zero con il razzismo

‘Ribelliamoci al razzismo anti-italiano degli immigrati’. Forza Nuova manifesterà Con questo slogan oggi a Catania. Se non avessimo davanti agli occhi i recenti funerali degli ultimi migranti morti nelle nostre acque, celebrati, su iniziativa del Comune, nella nostra Città, si potrebbe persino sorridere di fronte a simili affermazioni, che non meritano alcuna risposta.
Ma chi cerca, con pochi mezzi e tante difficoltà, soluzioni dignitose e civili rispetto al dramma dell’emigrazione, non poteva, certo, assistere in silenzio a questo tragico ribaltamento della realtà.
Così la Rete Antirazzista e l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani) si sono immediatamente mobilitate esprimendo “indignazione nei confronti della manifestazione razzista promossa il 14 giugno in città dal partito neofascista di Forza Nuova e nei confronti della Questura di Catania che l’ha autorizzata, in barba alla legge Mancino”.
Hanno, quindi, sottoscritto un comunicato (Catania antifascista è solidale con i migranti) e richiesto un incontro urgente con la Questura.
Il comunicato è stato immediatamente condiviso da tanti gruppi e associazioni catanesi (Città Felice, LILA, Cobas Scuola, Comitato NoMuos/NoSigonella, GAPA, redazione de : I Siciliani giovani- I Cordai- Le Siciliane/Casablanca, area Kerè, rete la RagnaTela, UDI-Ct, Sinistra sindacale Cgil-Sicilia, Sinistra Ecologia e Libertà, Sunia, ARCI,  Azione Civile, Rifondazione Comunista).
Nell’incontro con la Questura è stato richiesto, coerentemente con il carattere antifascista e antirazzista della nostra Costituzione, che il corteo fosse vietato, anche in ragione del fatto che sarebbe dovuto partire da piazza della Repubblica, zona nella quale, accanto agli ambulanti italiani, operano molti venditori extracomunitari, il che pone evidenti problemi di ordine pubblico, visti gli slogan della manifestazione.
A tal proposito ci piacerebbe sapere chi, come hanno riferito molti migranti, ha suggerito loro di non farsi vedere Sabato nella zona.
Alla Questura è stato inoltre comunicato che le forze antifasciste avrebbero indetto, sempre giorno 14, un presidio in piazza Stesicoro. Inizialmente la Questura ha rifiutato in toto tali richieste e ha formalmente vietato, notificandolo agli organizzatori, lo svolgimento del presidio.
Successivamente, c’è stato un positivo ripensamento. E’ stato spostato il percorso del corteo ed è stato autorizzato il presidio. Non è quanto chiedevano gli antifascisti/antirazzisti, ma è sicuramente un passo avanti.
Al di là dei tentativi di Forza Nuova, c’è in tutti la consapevolezza, in una situazione caratterizzata da una significativa crisi economica, del rischio che l’intolleranza e la mancanza di solidarietà prendano il sopravvento.
Scrivono, preoccupati,  i promotori del presidio “L’odio contro i migranti è stato alimentato in questi anni dal crescente razzismo istituzionale e  da una pseudo-accoglienza che mira solo a fare business sulla pelle dei migranti (vedi il megaCara di Mineo), su questo terreno fertile attecchiscono le forze neofasciste per demonizzare sempre più i migranti in vista di una pulizia etnica, che ci precipiterebbe  nel tragico ventennio.
[…]Nella fiera di Catania da anni ci sono tensioni contro i migranti, ma nelle ultime settimane la lotta per la “legalità” si sta accanendo soprattutto contro i venditori ambulanti senegalesi, poiché oserebbero reagire. Anche noi diciamo “chi sbaglia paghi”, ma bisognerebbe accertare sempre le reali dinamiche conoscendo il punto di vista delle parti coinvolte, compresi i migranti.
Non sono certo gli ambulanti senegalesi ad arricchirsi con il mercato del falso, ma chi sta dietro al business della contraffazione dei marchi e cioè il più delle volte la ricca e indisturbata criminalità organizzata nostrana, verso la quale si rischia anzi di spingere gli irregolari, se ci si ostina a criminalizzarli. Perché dunque non si persegue a monte chi produce la merce con i marchi contraffatti?”.

Domande e problemi ai quali tutti siamo chiamati a rispondere se non vogliamo precipitare in una lotta di tutti contro tutti.

Il Sit-In è previsto a partire dalle ore 17,30 in Piazza Stesicoro (lato statua Bellini)

Argo

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  • L'immigrazione dei cittadini dei paesi extraeuropei e' molto complesso. Ogni immigrato che sbarca illegalmente in Sicilia contribuisce un'altro poco alla crisi. Gli immigrati tolgono il pane a quella fetta di popolazione che e' disoccupato da generazioni. I siciliani per la loro parte sfruttano gli immigrati, pagandoli pochissimo. I siciliani che hanno tradizionalmente fatto il avori che ora gli immigrati ora compiono li vedono come una minaccia contro loro stessi e le loro famiglie. E' diventa la legge della sopravvivenza da giungla.....immigrato verso la propria famiglia.
    In base a queste osservaioni mi chiedo se l'intolleranza sia razzismo oppure insofferenza verso il fatto che gli immigrati "rubano lavoro".
    Non sto condonando i comportamenti che sono veramente razzisti (dove l'odio nasce dal fatto che qualcuno ha un colore di pelle differente), ma riesco a capire il punto di vista dei siciliani che stanno soffrendo per via della disoccupazione rampante.
    La Sicilia non si puo' occupare dei paesi extra-europei, non ha le risorse nemmeno per i suoi cittadini. Invece si dovrebbe pensare a dei modi per minimizzare lo sbarco dei cittadini extra europei in Sicilia prima che diventi un problema ancora piu' serio.

  • ART. 10 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA – Principi Fondamentali -
    L’ordinamento giuridico italiano si conferma alla norma del diritto internazionale generalmente riconosciute. *
    La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
    Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, HA DIRITTO D’ASILO, nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici.
    * ( “ come massimo esempio di norme del diritto internazionale generalmente riconosciute” è opportuno sempre prendere in buona lettura la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948 ) .

  • Inoltre, è bene aggiungere.
    La Costituzione italiana ( fondamento della nostra Repubblica), nel’art.10 e nel suo impianto complessivo, non è stata regalata da “ Babbo Natale”. Bensì è stata duramente conquistata con il sacrificio di tanti italiani, uomini e donne, che si batterono per riconquistare la libertà, la democrazia, e i diritti fondamentali di tutti.
    La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo vive sul sangue versato dagli oltre 100 milioni di morti - nel corso della seconda guerra mondiale - che furono ammazzati, specie in Europa e nell’est asiatico, dalla furia nazi-fascista e dall’ alleato imperialista giapponese, amanti della guerra e dalla “razza superiore” guida del mondo.

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