Quasi in contemporanea, con rammarico dobbiamo registrare la pubblica lamentazione della signora Lorena Virlinzi, musa ispiratrice di questo rivoluzionario intervento urbanistico.
Essa, a stento trattenendo i singhiozzi, non si è dimostrata tanto preoccupata per la presunta perdita di 70 mila euro al mese della sua benefica istituzione, quanto si è detta profondamente angustiata per l’incomprensione e la mancanza di riconoscenza dimostrata dai suoi concittadini nei confronti della sua riproposizione in chiave ironicamente postmoderna, una sorta di vintage storico-urbanistico, dei balzelli di medievale memoria.
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Dall’alto del suo magistero accusa il Comune di Catania di non rispettare e far rispettare le regole. L’Amministrazione, infatti, avrebbe dovuto «inibire in maniera totale la sosta lungo il viale Alcide de Gasperi, piazza Europa, via Asiago – nel tratto dalla piazza a via Messina – e in viale Ruggero di Lauria”, come prescrive l’articolo 11 del contratto stipulato con i Virlinzi dalla generosa e lungimirante amministrazione Scapagnini-Stancanelli la quale, sollecita per la sicurezza dei suoi concittadini e utilizzando al meglio i poteri dell’allora Ufficio speciale per il rischio sismico, si era prefissa lo scopo di liberare la strada, via di fuga obbligatoria in caso di necessità, dalle auto disordinatamente posteggiate, ma privando al contempo la città di uno dei pochi spazi liberi sicuri come “punto di raccolta” in caso di sisma.
Si trattava, in altri termini, di costringere (pardon, indurre graziosamente) i catanesi, peraltro noti in tutto il mondo per la loro teutonica docilità nell’osservanza di leggi e regolamenti, a utilizzare il sotterraneo parcheggio a pagamento che la munifica ‘Parcheggio Europa spa’ dei Virlinzi si offriva di costruire dopo aver sventrato l’inutile e vecchia piazza Europa.
L’illuminata e progressista giunta Bianco si sarebbe inoltre macchiata dell’orrendo delitto di non aver abolito nella zona gli stalli a pagamento gestiti da Sostare, un’altra neomedievale istituzione -pubblica, in questo caso-; non starebbe vigilando a sufficienza per impedire la sosta selvaggia nei pochi spazi di parcheggio libero esistenti nella zona e non starebbe effettuando, come fa in tutto il resto della città, un regolare servizio di pulizia e di manutenzione straordinaria del verde su quelle superficiali strisce di terreno incassate nel cemento che restano disposte attorno al buco -che qualcuno si ostina ancora con amara ironia a chiamare piazza Europa- e che, a detta di alcuni benpensanti, dovrebbero addirittura essere interdette al pubblico per impedire che vengano vandalizzate.
Avrebbe ancora avuto l’ardire, sempre l’attuale Amministrazione comunale, di autorizzare, accanto al limitrofo lido La Battigia, un parcheggio concorrente in un’area su cui doveva sorgere uno spazio per i bambini i cui genitori dovrebbero liberamente invece utilizzare a pagamento il parcheggio privato-pubblico romanticamente bagnato dagli spruzzi del mare e gironzolare oziosamente per i negozi del Borghetto Europa.
Per ovviare a questa incresciosa situazione e cercare di lenire il disinteressato dolore della Signora Virlinzi, abbiamo aperto un conto corrente per una straordinaria raccolta fondi presso la Banca Bassotti (IBAN CT0Z176671167716761176) e abbiamo messo in vendita una comoda e conveniente tessera da dieci tagliandi al costo di undici per il libero utilizzo del parcheggio.
In segno fattivo di pentimento e risarcimento morale, abbiamo promosso infine una iniziativa di volontariato obbligatorio da parte di tutti i residenti della zona per programmare turni di pulizia ordinaria e straordinaria di ciò che resta della Piazza e turni di vigilanza per impedire il parcheggio selvaggio nel raggio di due chilometri attorno al parcheggio Europa.
Tutti i catanesi sono caldamente invitati ad aderire a queste iniziative di civile solidarietà a favore di un benefattore della città.
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Apprezzo la segnalazione fatta dalla rivista Argo e mi associo all'iniziativa di offrire un obolo alla povera signora Lorena Virlinzi per la perdita sofferta nella gestione del " buco" di Piazza Europa. Vorrei solo segnalare ai lettori di questa rivista che il tempo dewlla MANNA CADUTA DAL CIELO è finita e che il diritto pubblico e privato deve tornare ai suoi antichi splendori e cioè regolatore di interessi tra privati cittadini e rapporti civili con l'ente pubblico. Vorrei ricordare ancora ai tanti professori che si destreggiano nella interpretazione delle leggi amministrative che l'uso alternativo del diritto non consente che l'interpretazione della norma vada a beneficio della classe che ha le tasche piene di soldi ma impone che sia la collettività a trarre beneficio dal bene pubblico.Vorrei ricordare ancora agli esimii professoroni che i poteri di gestione della città non possono formare oggetto di convenzione con il privato per cui il Sindaco è tenuto a regolare la circolazione delle auto di proprietà degli umani ma non può cedere o vendere tale suo potere al privato benestante.Questa mia considerazione vuole significare che l'attuale Sindaco non può essere obbligato a vietare il posteggio nei pressi del Buco arredato della sig.ra Virlinzi perchè l'eventuale clausola è radicalmente nulla. E il tutto con buona pace degli avvocati e dei giudici amministrativi ai quali mi permetto raccomandare lo studio dei beni " comuni non usucapibili " fra cui strade, piazze, spiagge e scogliere".Ogni occupazione di tali beni è rigorosanmente vietata e può costituire REATO .
ricordo che l'ipoteca su bene demaniale è nulla sul piano civile, a prescindere dall'esito del giudizio penale, che non si contesta.
il comune dovrebbe dichiarare inefficace l'ipoteca su piazza europa e la banca dovrebbe risolvere il contratto di mutuo comunque qualificato.
sconoscevo l'iscrizione di ipopteca sul bene demaniale. La cosa è ridicola , stravagante e preoccupante. Cosa ci sta a fare Salvi in quella Procura ? Scucchia pudderi?
In questo caso viva lo spirito anarchico dei catanesi! Staremo a vedere se anche questa volta alla fine Bianco accontententerà chi di dovuto. Purtroppo prevedo di si ma spero di no. Questo è il minimo che poteva succedere ai nostri costruttori di bruttezza che non capiscono proprio che il loro comportamento alla fine li autodistruggerà. E' solo questione di generazioni. La ruota gira e anche se incoscientemente anche i catanesi cambiano.
E' evidente che la città da un punto di vista urbanistico è irrecuperabile. Bisogna partire da questo per vedere le cose. Non è questione di aggiustare. E' questione di ripensare radicalmente il nostro modo di vivere il privato perchè a catania è tutto privato.
arridateci la ns. piazza com'era!
Questo non succederà mai e neppure la miglioreranno minimamente e sai perchè? Per due motivi: primo perchè chi l'ha costruita non pensa davvero che sia brutta, non ha gli strumenti culturali e umani per capirlo e poi perchè sanno che tanto è solo questione di tempo perchè i catanesi si abitueranno anche a questo e lasceranno perdere. Poi, a parte l'orrore della costruzione per la quale gli architetti partecipanti dovrebbe essere espulsi da qualunque ordine professionale, resta il fatto che per arricchire due persone decine di migliaia di cittadini paganti tasse sono obbligati ad imbottigliarsi nel traffico generato da un'assurda strettoia (così come al mulino santa lucia) e lo fanno senza fiatare. Regalano cioè ore e ore della loro vita a un gruppetto esiguo di persone senza ricevere nulla in cambio. A parte ciò, pure l'ironia ecologica dei contenuti del borghetto totalmente antiecologico (nome infatti totalmente inadatto, cosa che fa capire l'assoluta asssenza di lungimiranza dei proprietari) è a dir poco insultante.
Bene; proposta: esproprio forzato e trasformazione immediata a lido a gestione pubblica affidata a cooperativa di giovani che si occupino della messa a verde totale della parte soprastante e gestiscano scivole per diversamente abili sul mare e attività all'interno del borgo marinaro contemporaneo. Tutto ovviamente con flusso di denaro nelle casse del comune. Utopia vero? Eccesso di civiltà. Illusione.
Ho avuto la "fortuna" di sentire con le mie orecchie (mie proprio mie) il "lamento di Federico" , cioè della signora Virlinzi.
Sono rimasto annichilito e forte è stata la preoccupazione dei miei cari quando, riavutomi, ho cominciato a ridere a crepapelle non potendo per lungo tempo articolare parole sensate.
La mia decisione è quella standard che uso nei confronti di chi non reputo "compatibile". Mai al parcheggio, piuttosto prendo il Taxi; ed una buona volta i catanesi dovrebbero imparare a boicottare i profittatori di ogni genere e le loro attività.
p.s. non sono particolarmente devoto ma ricordo chiaramente da giovanissimo un elicottero che collocava una statua a soggetto sacro su una alta colonna; fu un momento di collettiva commozione, allora. al suo posto ora un abisso; sarà la rappresentazione della vittoria degli "infèri" contro i "cieli"? pessimo presagio!
egregio direttore, La rivista Argo ha organizzato una raccolta di danaro da offrire alla povera signora Lorena Virlinzi per la perdita sofferta nella gestione del " Buco" di Piazza Europa. Ho aderito all'iniziativa anche perchè ritengo che il tempo della " manna caduta dal cielo è finita e che il Diritto, pubblico e privato, deve tornare ai suoi antichi splendori e cioè deve essere il regolatore di interessi tra privati cittadini e garante di rapporti civili con la pubblica amministrazione.A tal fine vorrei ricordare a tanti professori che si destreggiano nella interpretazione delle leggi amministrative che l’uso alternativo del diritto non consente che l’applicazione della norma vada a beneficio della classe che ha le tasche piene di soldi ma impone che sia la collettività a trarre beneficio dal bene pubblico.Vorrei ricordare ancora agli esimii professoroni che elargiscono pareri ai ceti imprenditoriali ,che i poteri di gestione della città non possono formare oggetto di convenzione con il privato per cui il Sindaco è tenuto a regolare la circolazione delle auto di proprietà degli umani ma non può cedere o vendere tale suo potere al privato benestante.Questa mia considerazione vuole significare che l’attuale Sindaco non può essere obbligato a vietare il posteggio nei pressi del Buco arredato della sig.ra Virlinzi perchè l’eventuale clausola è radicalmente nulla. E il tutto con buona pace degli avvocati e dei giudici amministrativi ai quali mi permetto raccomandare lo studio dei beni ” comuni non usucapibili ” fra cui strade, piazze, spiagge e scogliere”.Ogni occupazione di tali beni è rigorosanmente vietata e può costituire REATO .avv. Lina Arena
la pubblicheranno la lettera che ho trascritto sopra? Certamente no. La signora fa parte della cordata degli imprenditori che hanno messo le mani sulla città. Ma deve stare attenta perchè anche gli arabi tagliano le mani. Ma mi chiedo: è mai possibile che questi venditori di chiodi, catene, chiavi e stufe a gas sono così ottusi? Ma hanno capito che le loro fortune sono cose da orrore e che la gente li deve odiare in uno a quelli che li fanno operare? Giù le mani dai beni pubblici. Dovete andar via. Non siete graditi.