“Vengono chiamati spesso silent book, libri silenziosi, ma sono in realtà luoghi pieni di rumori, suoni, di vita.” E cosa c’è di meglio dei libri senza parole per far avvicinare e incontrare lettori di culture diverse?
Lettori come i ragazzi di prima media della Vespucci, una classe formata da molti studenti di origine straniera. Dell’Italia c’era solo una piccola rappresentanza: il ponte del 15 maggio ha influito negativamente sul numero dei partecipanti, senza però nulla togliere al loro entusiasmo quando, grazie a “Mappe” di Aleksandra e Daniel Mizielinski, hanno avuto l’opportunità di mostrare ai propri compagni il Paese in cui erano nati o dal quale venivano i loro genitori.
Hamelin “nasce dalla convinzione che leggere sia un atto fondamentale che porta a una ricerca di senso, di sé e del mondo che ci circonda.” Per questo l’associazione si occupa da anni della promozione della lettura tra i giovani tramite laboratori, mostre e progetti didattici.
E non solo: nell’omonima rivista vengono affrontati per scelta dei tabù, “un territorio ancora inesplorato e vagamente minaccioso”, come la sessualità, i migranti, l’infanzia e il ruolo pedagogico e sociale degli insegnanti (non a caso, il primo numero pubblicato si intitola “Maestri”).
Il primo passo, dunque, per formare dei giovani lettori è insegnargli a stare negli tempi lunghi, a concedersi il tempo di osservare attentamente e cogliere i particolari di una pagina prima di passare a quella successiva. Una cosa che noi adulti stessi non sempre siamo abituati a fare, preferendo fare più attività contemporaneamente piuttosto che soffermarci a lungo su una singola cosa.
Anche il laboratorio degli adulti è stato arricchito dalla presenza di stranieri e di alcuni operatori delle associazioni che lavorano con i migranti, che hanno così scoperto un nuovo strumento da utilizzare ai fini dell’integrazione. Perché molte possono essere le
La fragile tregua nella Striscia di Gaza aveva fatto sperare, se non nella pace, che…
Non solo un fiorire di piccole botteghe artigiane di falegnami, fabbri, maniscalchi, … ma anche…
La giunta Trantino ha definito i progetti del decreto Caivano per San Cristoforo. Vedremo come…
Dovranno pagare 340mila euro per aver presentato, al Tribunale delle imprese, un ricorso contro la…
Diamo oggi la parola ad Antonio Fisichella, autore del saggio “Una città in pugno”, per…
Mentre ferve la discussione sul nuovo Piano Regolatore Portuale e nel Consiglio Comunale circolano accuse…
View Comments
Questo libro in particolare e' veramente bello per i bambini piccoli (il libro di Suzy Lee). I libri senza parole sono ideali per bambini piccoli e per i bambini di altre culture perche' gli danno lo spunto di sviluppare la storia nelle loro teste senza essere letti la storia meccanicamente. Il significato della storia diventa piu' importante del suoni delle parole. I bambini riescono a formare il significato della storia dal contesto dei particolari e ne escono piu' arrichiti. Una buonissima idea questo laboratorio.