Sono 18.000 al giorno i piccoli che perdono la vita per 4 cause soprattutto, malaria, morbillo, malnutrizione, cioè fame ma non solo, e mancanza di acqua potabile. La campagna si chiama “Vogliamo Zero” che vuol dire che quella cifra terribile deve diminuire fino ad arrivare a zero, fino, cioè, a quando non ci sia nessun bambino al mondo che muoia di fame o di malaria, di acqua non potabile o di morbillo.
“Fino a due anni fa i bambini che morivano ogni giorno nel mondo erano 22.000 – dice Vincenzo Lorefice, presidente del comitato provinciale di Catania per l’Unicef – oggi abbiamo ridotto questo dato di quattromila unità. Non è poco ma il nostro obiettivo è lo zero. Nessuno al mondo dovrà morire bambino”.
Le prossime scadenze del binomio liceo artistico Emilio Greco con l’Unicef sono Viscalori in fiore il 10 e 11 maggio. Anche lì i ragazzi venderanno le loro opere e devolveranno gli incassi all’Unicef. “La settimana precedente alla Pasqua, inoltre, – ci preannuncia Francesca Di Mauro, docente del liceo artistico – nel bar de La Rinascente i ragazzi dipingeranno le uova di pasqua di cioccolato che Condorelli metterà loro a disposizione gratuitamente. Anche le uova pasquali dell’Emilio Greco saranno vendute per l’Unicef.
Oltre che a fianco dell’Unicef, i ragazzi dell’Emilio Greco esprimono il loro impegno di solidarietà anche in altre situazioni. Ecco perchè il prossimo 7 marzo completeranno la realizzazione del grande murale iniziato nel reparto di cardiologia pediatrica dell’ospedale Bambino Gesù di Taormina.
E l’8 marzo saranno in piazza Vittorio Veneto a Sant’Agata li Battiati per partecipare alla giornata contro la violenza sulle donne con una installazione di scarpette rosse e la rappresentazione del mito di Persefone.
L’arte si sposa così all’impegno sociale ed entra nel vivo delle questioni civili, dimostrando quanto sia assurdo mortificare, con l’esclusione o la riduzione di ore, in molti corsi di studio, discipline formative come il disegno e la Storia
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