A 30 anni dalla morte di Giuseppe Fava, giornalista, scrittore, drammaturgo, sceneggiatore siciliano, Argo ripropone un filmato quasi inedito, di cui solo una piccola parte è stata inserita nel docufilm “I ragazzi di Pippo Fava”. E’ il discorso fatto da Fava agli studenti di Palazzolo Acreide nel dicembre del 1983, quindici giorni prima di essere ucciso, sul tema “Violenza e mafia, i giovani e la scuola contro”.
Una sorta di testamento visto che, pochi giorni dopo, il 5 gennaio del 1984, Giuseppe Fava, direttore de Il giornale del Sud e poi del mensile I Siciliani, veniva raggiunto dai proiettili esplosi dalle armi di Aldo Ercolano e Maurizio Avola, della famiglia mafiosa di Nitto Santapaola.
Il giornalista, con la schiettezza che gli era congeniale, dice ai ragazzi “Noi siciliani siamo tutti mafiosi. La mafia ce la portiamo dentro da sempre.” Ma contrastare la mafia per Fava è lottare contro la miseria, lottare per la giustizia sociale. Ed anche contro i politici corrotti. “Mandate in Parlamento- li esortò- solo persone sulla cui onestà potete giurare”.
Gli ultimi articoli - Mafia
“La città si confronta. Una festa per cominciare”, dibattiti, musica, poesia, e un’occasione di confronto tra
Una storica legge e recensisce il romanzo di uno storico. Accade oggi su Argo, con Marina
Ha avuto qualcosa di particolare, quest’anno, la giornata del 21 marzo, riconosciuta – per iniziativa di
Chi può contrastare quel fenomeno pervasivo che è la mafia, in grado di condizionare la nostra
Una mafia che non spara, non è estranea al corpo sociale ed è ben mimetizzata nel